lunedì 21 novembre 2011

Giovani, si fa per dire, critici fumettistici crescono!

Qui di seguito la mail ricevuta oggi da Massimo Bonfatti autore, in coppia con Claudio Nizzi, del fumetto comico noir "Leo Pulp!".
Almeno stasera andrò a letto soddisfatto!


Massimo Bonfatti
From: info@massimobonfatti.it
To: cthulhu1979@hotmail.com
Subject: A Graziano Braschi da Massimo Bonfatti
Date: Mon, 21 Nov 2011 09:33:36 +0100

Buongiorno Braschi e Marraci (e in copia a Smocovich),
ho avuto il vostro indirizzo mail da Smocovich, che sono riuscito a contattare tramite un comune conoscente.
Era da tempo che cercavo di raggiungere lo staff di Thriller Magazine per chiedere il permesso di utilizzare alcuni brani delle vostre recensioni a Leo Pulp da utilizzare nella quarta di copertina della riedizione realizzata targata Saldapress (Reggio Emilia).
Non sono riuscito a contattarvi prima e quindi lo faccio ora, ringraziandovi tutti e complimentandomi per la qualità delle vostre recensioni e l'autorevolezza della rivista.
Il primo volume è già nelle fumetterie e sono molto orgoglioso di questa edizione, in formato più adatto e ricca di inediti e curiosità.
Se vi fa piacere sarei felice di inviare il volume in omaggio agli indirizzi postali che preferite, e magari la cartella stampa relativa alla riedizione a questi indirizzi mail, nel caso voleste recensire anche questa riedizione.
Nel mio blog ho preparato un post speciale con molto materiale scaricabile (Testi, immagini, links, curiosità): http://www.massimobonfatti.it/blog/

Grazie ancora e a risentirci presto,
Massimo Bonfatti

venerdì 18 novembre 2011

Viareggio una strage annunciata

Anche quest'anno a 20 giorni di distanza dalla fine della manifestazione fumettistica italiana più importante mi trovo a tirare le somme sugli acquisti fatti.
Comincerò col parlare di un volume che narra, mischiando sapientemente scienza ed emozioni, uno dei fatti più atroci accaduti nella cittadina in cui vivo.


Sceneggiatura, disegni, copertina: Gianfranco Maffei
Editore: BeccoGiallo
Collana: Cronaca Storica
Data di uscita: Novembre 2011
N° Pagine: 144
Prezzo: € 15,00

Presentata in anteprima a DOCartoon, uscita in occasione di Lucca Comics and Games, storica mostra mercato del fumetto che si svolge ogni anno nella cittadina toscana, e disponibile in tutte le librerie e fumetterie italiane “Viareggio una strage annunciata” è l'opera prima di Gianfranco Maffei, trentaseienne viareggino, bagnino di professione e disegnatore per passione.
Realizzato in poco meno di due mesi e pubblicato da BeccoGiallo, casa editrice padovana specializzata nella progettazione e nella stampa di volumi a fumetti di impegno civile, questo libro, usando l'escamotage di un nonno ferroviere che in un'anonima campagna toscana racconta una storia ad un nipote, narra, in modo molto chiaro e divulgativo ma mai banale, i passaggi cruciali del disastro ferroviario, che è costato la vita a 32 persone tra cui il cognato dell'autore, avvenuto il 29 giugno 2009 a Viareggio e ne analizza aspetti tecnici ed emotivi documentando con profonda commozione ed indignazione le cause, gli interessi e le dinamiche che hanno portato alla strage.
Attraverso le tavole a mezza tinta di cui è composto il volume, il lettore apprenderà così i fatti avvenuti il giorno della tragedia, nei mesi e negli anni successivi, familiarizzerà con le facce di medici, uomini della protezione civile e vigili del fuoco, ma soprattutto verrà a conoscenza delle storie personali delle vittime, di cosa facevano, di cosa amavano e di come sono finiti tra i grandi ustionati morendo nella quasi totalità dei casi.
Fa da contraltare alle vicende personali dei 32 viareggini uccisi dalla cisterna di GPL, trattate da Maffei con estrema delicatezza e senza retorica, lo sdegno e il clamore suscitato dalle istituzioni, incarnate dalle figure dell'allora capo della protezione civile Guido Bertolaso e dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti le cui parole pronunciate nel corso di un'intervista campeggiano ironicamente sulla copertina del volume sopra il titolo.
Un altro aspetto positivo di quest'opera, sta nel fatto che l'autore non si è limitato solo a raccontare storie ma ha voluto dare, attraverso la narrazione a matita, una forte impronta tecnica alla vicenda spiegando accuratamente ogni aspetto dell'incidente anche dal punto di vista scientifico e normativo.
Oltre al turbinio di emozioni, di commozione e profonda indignazione che trapela anche dalle testimonianze e dalla cronistoria alla fine del volume, l'opera, di cui è consigliatissima una lettura oltre a chi voglia capire bene le dinamiche del disastro anche a chi voglia emozionarsi attraverso le vicende di persone normali, che si chiude con una pagina del quotidiano "Il Tirreno" che annuncia il nome di 38 indagati, fa emergere inesorabilmente una morale che è al tempo stesso una grande verità: per fare bene il proprio lavoro non basta solo la preparazione tecnica, occorre coscienza e senso di responsabilità.
Alla luce di quanto scritto, bisogna quindi applaudire Gianfranco Maffei per il gran lavoro fatto e augurarsi che opere del genere riescano sempre di più a smuovere la coscienza delle masse rendendo persone migliori chi le legge.

lunedì 14 novembre 2011

Al gran teatro dei burattini/Puralienazione (rmx ‘08)

In occasione delle pulizie annuali degli scaffali di camera che sono pieni di libri, fumetti e mille altre cianfrusaglie, che prima o poi dovrò decidermi a buttare via, ho ritrovato questo particolare disco di cui è sicuramente consigliatissimo un ascolto.


Latobesodelafazenda
Al gran teatro dei burattini/Puralienazione (rmx ‘08) (2008)
3 brani – Durata 12’ 31”

“Al gran teatro dei burattini/Puralienazione (rmx’08)” è un singolo modesto ma coraggioso, uscito nel 2008, prodotto e musicato dal fonico e producer SensiGiulio in collaborazione con DJ Keynote e il bassista Diego “Tritafunk” Piscitelli, e distribuito dai Latobesodelafazenda, crew di matrice hip hop nata tra la Versilia e La Spezia.
Quest’opera, presentata su un disco in vinile 12” con CD singolo allegato che contiene gli stessi brani del vinile per chi non può godersi il suono di un giradischi, è composta da tre tracce, che tramite metafore esplicite toccano tematiche sociali scottanti, molto equilibrate nella musica e nei testi.
L’Ep, che comunica grande energia ed emozioni, si apre con una “Intro” della durata di un minuto e mezzo dove i musicisti, tra basi e tricks molto arditi, si presentanoall’ascoltatore.
Segue “al Gran Teatro dei Burattini” un pezzo che colpisce e fa riflettere per il paragone tra la vita e il mondo e un grande corso mascherato, un teatro dove tutti siamo burattini manovrati da non meglio identificati burattinai.
Conclude questo singolo la traccia “Puralienazione (rmx’08)”, remix di un brano uscito sul web per una compilation prodotta da Erma di Imperia, che mette in evidenza la deriva verso cui sta andando l’individuo e che gli autori sembrano voler combattere.
Parlando delle specifiche tecniche del disco bisogna sottolineare numerosi lati positivi.
Il testo, a differenza di quello che accade per numerosi gruppi hip hop nazionali e stranieri, è ben scandito e comprensibile e le rime non sono mai banali.
Un applauso inoltre, va fatto al produttore per l’ottima masterizzazione e il suono limpido e chiaro che rendono l’ascolto estremamente piacevole.
Un ultimo aspetto da mettere in evidenza sono i contenuti dell’album che testimoniano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che quello della generazione senza valori, senza ideali, senza sogni, buttata via davanti alla televisione e ad internet sia un concetto abusato da quegli adulti che non hanno voglia di ascoltare la voce dei giovani.
Alla luce di quanto scritto quindi, bisognerebbe auspicarsi che prodotti come questo potessero trovare una distribuzione più capillare e spronare i giovani a uscire fuori dai loro gusci e a testimoniare il loro sentire.

mercoledì 9 novembre 2011

Antologia in cerca di editore

A distanza di più un anno da quando abbiamo ultimato la bozza l'antologia curata insieme all'amico Sergio Rilletti non ha ancora trovato un editore che voglia pubblicare il libro.... se qualcuno fosse interessato anche solo a visionare la bozza non esiti a contattarci.

"Capacità Nascoste" è una antologia di racconti thriller e noir che hanno per protagonisti portatori di handicap, curata da me con l'amico e scrittore disabile Sergio Rilletti.
L'idea di questo libro mi è venuta dopo aver letto il racconto "SOLO!" di Rilletti che mi è sembrato opportuno coinvolgere nella curatela del volume.
L'opera, che porta la firma di autori disabili e non, più o meno famosi, è composto da 28 racconti  in cui i protagonisti, portatori di handicap, se la cavano da situazioni di pericolo grazie alle proprie capacità.
Questi gli autori coinvolti e i titoli dei racconti:

Prefazione
di Sergio Rilletti

La signora a rotelle con fucile e occhiali
di Andrea Carlo Cappi

Lo sguardo di Antonio
di Myriam Altamore

Lalalalala Làlàlàlàlà
 di Andrea G. Pinketts

Dialogo nel buio
 di Bruno Zaffoni

L’addormentatore
 di Luca Crovi

L'ultima domenica d'estae
 di Sergio Paoli

Il caso 0 - 77
 di Giuseppe Lippi

Il profumo del diavolo
 di Giuseppe Cozzolino e Bruno Pezone

Le mani di Hussein
 di Fabio Novel

Il talento del naso
 di Marilù Oliva

Reo-nato
 di Riccardo Parigi & Massimo Sozzi

Inconsapevolezza
 di Antonino Alessandro

Posto auto
 di Maurizio Pagnini

Snuff movie - Inconsapevole gioco di morte
 di Sergio Rilletti

Marcovecchio e i suoi nove figli
 di Mario Spezi

L'accecatore di stelle
 di Roberto Santini

Maria
 di Franco Bomprezzi

'O massakro
 di Giuseppe Pastore

Verso la terra promessa
 di Angelo Marenzana

L'ombra del tuo sorriso
di Renzo Saffi

Non vedo
 di Patrizia Debicke van der Noot

Sotto la pioggia
 di Massimiliano Marconi

La torre
 di Andrea Scotton

King & Kong
 di Giovanni Zucca

Vite inutili
 di Dario Crippa

Lo specchio dell'anima altrui
 di Claudia Salvatori

Non calpestarmi
 di Angelo Benuzzi

SOLO!
 di Sergio Rilletti

Dati tecnici:

Parole 93432
Caratteri 561479

Di seguito la prefazione del libro e le schede biografiche dei curatori.


PREFAZIONE

Tutti diversamente abili, questi scrittori!

Quando Elio Marracci mi ha proposto di curare questa antologia insieme a lui, ho accettato subito con grande entusiasmo. Non solo perché finalmente riuscivo a coronare un sogno, un’intuizione che avevo avuto nel 2003 - Anno Europeo della Disabilità -, quando però ero ancora agli esordi della mia carriera di scrittore, ma anche perché, oltretutto, la sua proposta scaturiva dalla lettura del mio thriller autobiografico Solo!.
Non ho mai avuto alcun dubbio che Solo! avrebbe riscosso un notevole successo - come avevo “profetizzato” subito, nell’epilogo del racconto stesso -, ma che un giorno qualcuno potesse essere invogliato a prenderlo come esempio per realizzare un’antologia di racconti thriller dedicata al mondo dell’handicap, è qualcosa che è andato ben oltre le mie aspettative!
Così come, in fase di assemblaggio, non riuscivo a capacitarmi del numero di racconti validi che alla fine avevamo selezionato.
Si, selezionato!
L’entusiasmo che ha suscitato questa iniziativa negli scrittori è stato tale che si è imposta una cernita, e gli autori che fanno parte di questa antologia, la prima in Italia di questo genere, sono quelli che hanno aderito meglio alla nostra mission, accettando anche di modificare i propri racconti o, addirittura, provando a scriverne un secondo, pur di entrarvi.
Un comportamento di grande umiltà e professionalità di cui voglio ringraziare proprio tutti!
Alcuni si sono attenuti scrupolosamente alle nostre indicazioni, altri invece le hanno un po’ “interpretate”, ma comunque, in ogni caso, tutti hanno dimostrato che le persone “diversamente abili” possono affrontare situazioni e compiere azioni assolutamente fuori dall’ordinario.
A cominciare da questi stessi scrittori, ognuno “diversamente abile” dagli altri, che hanno saputo trattare un tema particolarmente ostico in modo originale.
I racconti infatti narrano diverse tipologie di handicap, e spaziano dal mystery all’urban legend, dal fantastico all’umoristico, dall’action al realistico-sentimentale al bellico, in cui non mancano le ispirazioni a fatti reali e le contaminazioni tra diversi generi; ma comunque sempre, rigorosamente, sotto l’egida del “thriller”.
Un manipolo di scrittori professionisti, più o meno conosciuti ma tutti validi e affermati, a cui si affaccia Andrea Scotton, che esordisce nel mondo della letteratura proprio qui, in questa antologia.
Un’antologia in cui ha voluto cimentarsi anche il sottoscritto, scrivendo un’avventura di Mister Noir, il mio eroe seriale, protagonista di thriller umoristici, pensata appositamente per questo libro.
Un’esperienza, quella di curatore, assolutamente unica, di cui ringrazio di cuore Elio Marracci, gli autori, tutti coloro che hanno mostrato interesse per questo progetto, tu, Lettore, che hai deciso di prestarci attenzione, e, per finire, quella meravigliosa coppia di giovani che quella fatidica Domenica 9 Aprile 2006 mi ha soccorso al Parco di Monza, senza i quali né Solo! né tutto ciò che ne è scaturito sarebbe mai esistito!
Buona Lettura a tutti!

Sergio Rilletti


NOTE BIOGRAFICHE DEI CURATORI

ELIO MARRACCI
nasce a Viareggio, dove da allora risiede, nel 1979.
Si interessa fin dalla più tenera età di tutto ciò che riguarda le immagini (fumetto, cinema, pittura, fotografia...), di musica e di letteratura di genere, soprattutto fantascienza, fantasy e letteratura gialla; prima come semplice fruitore e in seguito abbozzando lavori di critica, pubblicati su siti internet e su quotidiani locali.
Scrive recensioni per i siti: Thriller Magazine (www.thrillermagazine.it), Colonne Sonore (www.colonnesonore.net), Teatro.org (www.teatro.org) e Jazzitalia (www.jazzitalia.net).
Ha collaborato al DizioNoir (DelosBooks 2006), con una sezione sul nero a fumetti e ha curato insieme a Mauro Smocovich il DizioNoir Fumetto (DelosBooks 2008) e, insieme a Graziano Braschi, un'antologia di racconti noir dal titolo Nero Toscana uscita nel 2010 per la casa editrice Perrone Lab.

SERGIO RILLETTI nasce a Milano il 21 aprile 1968, dove si diploma prima in Analisi Contabile, e poi in Sceneggiatura alla Scuola del Fumetto.
Ha collaborato con l’Agenzia giornalistica Hpress e con diversi siti e periodici, tra cui Urania (Mondadori, settembre 2008) e Il Giallo Mondadori Presenta (Mondadori, marzo 2009).
Dal 2001 ha collaborato regolarmente con M-Rivista del mistero (Alacrán Edizioni) scrivendo articoli e racconti; e creando Mister Noir, il primo eroe disabile seriale italiano, protagonista di thriller umoristici.
Ha collaborato al volume Disabilità e tempo libero (Del Cerro, 2005), e alle antologie Borsalino - Un diavolo per cappello (Robin, 2007), Crimini di regime (Laurum, 2008), Crimini di piombo (Laurum, 2009), e Progenie: Ritorno all'incubo - Tributo a H.P. Lovecraft (Scudo, 2010).
Il suo racconto Solo!, un thriller autobiografico ambientato al Parco di Monza che si può leggere gratis anche in Internet, continua a suscitare un vivo interesse.
Attualmente sta lavorando al cortometraggio Mister Noir: Inseguimento a ruota, tratto dal suo omonimo racconto, di cui sarà il regista.
Ha un blog, dove si definisce “scrittore tuttofare”:  www.myspace.com/sergiorilletti .


Per chi fosse interessato a contattarci oltre che su FB può scrivere ai seguenti indirizzi mail:

Elio Marracci: elio.marra@gmail.com
Sergio Rilletti: sergio.rilletti@fastwebnet.it

giovedì 3 novembre 2011

Le Avventure di Tintin: il Segreto dell'Unicorno

Due righe su un bel film in computer grafica, ispirato da un famosissimo personaggio del fumetto franco-belga, visto ieri sera con l'amico Marco Maccioni.




Nato dalla matita del disegnatore di fumetti Georges Prosper Remi, in arte Hergé, Tintin è un giovane reporter protagonista, con l'inseparabile cagnolino Milù, di numerose avventure in giro per il mondo e nello spazio.
Pubblicato per la prima volta il 10 gennaio del 1929 sulle pagine del settimanale belga “Le Petit Vingtième”, supplemento del quotidiano cattolico “Le vingtième siècle”, è stato, nel corso della sua storia editoriale, accerchiato da numerosi personaggi molto variegati e ben connotati psicologicamente e protagonista di ventitré avventure e di una ventiquattresima incompiuta che lo hanno fatto entrare nella storia del fumetto dalla porta principale.
E proprio a tre di queste storie si ispira il lungometraggio d'animazione ad alto budget, primo di una trilogia, realizzato con una avanzatissima tecnologia motion capture 3-D altamente realistica, “Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno”, prodotto dal regista de “Il signore degli anelli” Peter Jackson e diretto da Steven Spielberg, che ha conosciuto la serie durante la lavorazione di Indiana Jones.
Quest'opera, ambientata in un luogo senza tempo dove non compaiono telefonini computer o altre macchine moderne, comincia quando Tintin, passeggiando per un mercatino, acquista il modellino di un veliero, l'Unicorno.
La nave, che nasconde un segreto che si ricollega ad un affondamento di molti secoli prima e a un'antica dinastia, lo porterà, insieme al fedele Milù, a vivere un'avvincente avventura, ad incontrare elementi che lo affiancheranno per tutto il corso delle vicende narrate come il capitano Haddock e a fronteggiare temibili cattivi come il perfido Ivanovich Sakharine.
La pellicola, sceneggiata dai veterani Steven Moffat, Edgar Wright e Joe Cornish che strizzano l'occhio ai soggetti di Hergé e ne adottano in molte circostanze situazioni e battute, vede Spielberg burattinaio di una storia simpatica e coinvolgente.
Si caratterizza inoltre per una trama ben studiata, per un'animazione che a stento si distingue dal live action e per una grande potenza visiva tipica dei film del regista.
Anche gli attori, convertiti digitalmente usando la tecnica motion capture introdotta da Robert Zemeckis nel film “Polar Express”, sono di primissimo ordine.
Jamie Bell, artista britannico protagonista del film “Billy Elliot”, veste i panni del protagonista.
Fanno parte del cast anche Daniel Craig che interpreta il nefasto pirata Red Rackham e la sua controparte moderna Ivanovich Sakharine, Andy Serkis nella parte del capitano Haddock e Simon Pegg e Nick Frost nel ruolo dei due agenti di polizia pasticcioni Dupond e Dupont.
Merito del regista di Cincinnati, che testimonia il suo grande amore per il personaggio del fumettista belga, è stato, oltre a quello di aver migliorato notevolmente la tecnologia usata da Zemeckis, quello di esser riuscito a catturare soltanto la performance e la consistenza emotiva degli attori lasciando riconoscibile il segno originale e la psicologia dei protagonisti delle avventure  di Hergé.
Oltre ai pregi sopra elencati anche la musica di John Williams e la fotografia di Janusz Kaminski, professionisti che hanno collaborato con Spielberg abbellendo la maggior parte delle sue ultime opere, concorrono a rendere la visione di questo film consigliata ad un pubblico eterogeneo che spazia da famiglie ad appassionati di fumetto e animazione.