domenica 9 aprile 2017

Shaun Tan

Dopo aver parlato di due grandi illustratori le cui tavole hanno accompagnato la mia infanzia, visto che la Tunué sta ristampando l'opera di questo artista, molto bella e particolare, vorrei invece parlare di un autore che ho scoperto di recente, Shaun Tan.

Shaun Tan
Nato a Perth da genitori asiatici nel 1974, Shaun Tan è cresciuto nella periferia nord di questa cittadina dell'Australia Occidentale e oggi vive a Melbourne.
Autore di fama internazionale, dopo la laurea in Belle Arti e Letteratura Inglese, ha cominciato la sua carriera curando i disegni in romanzi di fantascienza e in libri dell’orrore per ragazzi, facendosi da subito riconoscere per la grande vena immaginifica e surreale dei suoi soggetti.
In seguito ha lavorato per anni come illustratore freelance.
Tra le sue numerose opere, tra cui spiccano titoli di grande successo come: "The Rabbits", "The Red Tree", "Tales from Outer Suburbia", "Rules of summer", grande riscontro internazionale ha avuto il libro illustrato senza parole "The Arrival", in italiano "L’approdo", uscito nel 2006 e vincitore, nella categoria miglior libro, al festival di Angoulême del 2008.
Questo cartonato tratta con estremo estro artistico e grande tatto il tema, molto caro a Shaun Tan a causa delle sue origini, dell’immigrazione, un argomento critico che continua ad essere più attuale che mai.
Un altro capolavoro molto conosciuto del disegnatore australiano è "The Lost Thing", "La cosa smarrita", del 1999, che raccoglie due storie brevi a colori in cui viene adottato uno stile grafico assai diverso rispetto a quello de "L’Approdo" in cui i colori e le forme astratte fanno pensare ad un racconto per bambini dalle atmosfere sognanti, con un significato non evidente e difficile da svelare.
Oltre a numerosi volumi Shaun Tan è molto attivo anche nel cinema.
Ha collaborato come concept artist alla realizzazione di film di animazione, tra cui Wall-E della Pixar.
Nel 2011, ha vinto il Premio Oscar per il miglior cortometraggio di animazione con "La cosa smarrita", tratto dal suo libro omonimo.

"L’Approdo" e "La cosa smarrita"

martedì 4 aprile 2017

Richard Scarry

Uno dei tanti illustratori di libri per bambini che ha accompagnato la mia infanzia, fino a 7 anni mi hanno sempre affascinato le figure disegnate e dopo aver imparato a leggere la situazione non è che sia cambiata in modo sostanziale, è Richard Scarry.

Richard Scarry
Statunitense originario del Massachusetts, Richard Scarry è conosciuto soprattutto per avere ideato e illustrato una serie di personaggi, che potete vedere qui, molto buffi e particolari: animali antropomorfizzati, che guidano automobili e fanno un sacco di incidenti, lavorano e indossano i vestiti come se fossero esseri umani.
La sua serie più nota ha come protagonisti gli abitanti della città di Sgobbonia, nella versione originale in inglese Busytown.
Richard Scarry nacque a Boston il 5 giugno 1919.
I suoi genitori gestivano un negozio che andava piuttosto bene, grazie al quale la famiglia riuscì a superare il periodo della Grande Depressione negli anni Trenta senza particolari difficoltà economiche.
Dopo essersi dedicato per breve tempo a studi economici, Scarry cominciò a frequentare nel 1939 la scuola artistica del Museo delle Belle Arti di Boston, che abbandonò solo quando fu richiamato ad arruolarsi nell’esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale.
Fu mandato in Nord Africa, dove fu integrato nella sezione delle Forze Alleate che si occupava delle “Morale Operations”, quelle relative cioè alla guerra psicologica e alla propaganda.
Alla fine della guerra Scarry lavorò per diverse riviste, prima di pubblicare nel 1949 diverse cose con la collana di libri Little Golden Books, grazie alle quali cominciò a essere conosciuto.
Negli anni successivi i libri per bambini di Scarry, pubblicati attualmente da Mondadori, diventarono popolari in tutto il mondo: ne furono vendute oltre 100 milioni di copie, e furono tradotti in decine di paesi, tra cui l’Italia.
Nelle sue illustrazioni, oltre alle specie animali più comuni rivisitate con alcune caratteristiche umane, si possono trovare anche disegni molto precisi di meccanismi complessi, come le manovre di una barca a vela o di un aereo da combattimento.
Le sue opere vennero riprese per produrre delle serie di cartoni animati e, tra il 1976 e il 1978, ispirarono una serie di giocattoli chiamata Richard Scarry’s Puzzletown.
Scarry morì il 30 aprile 1994 a 74 anni a Gstaad, in Svizzera, paese dove viveva dal 1968.
I suoi lavori e i suoi disegni si trovano negli archivi dell’Università del Connecticut.
Suo figlio ha proseguito in parte l’attività del padre: disegna con lo pseudonimo di Huck Scarry: Huck era il nomignolo di Huckle Cat, uno dei personaggi ricorrenti della serie Sgobbonia.