mercoledì 19 settembre 2012

L'Insonne: Il fantasma spettrale

Sceneggiatura e disegni: Francesco Matteuzzi
Autoproduzione
Data di uscita: Settembre 2012
N° Pagine: 12

In occasione de “L'Insonne Day 2012”, che si è tenuto sabato 15 settembre presso la Fumetteria ARCADIA di Bergamo, Francesco Matteuzzi, sceneggiatore che ha affiancato Giuseppe Di Bernardo collaborando con lui alle serie “L’Insonne” e “The Secret”, ha voluto partecipare all'evento con una simpatica parodia autoprodotta delle avventure della giovane dj di Radio Strega Desdemona Metus.
Realizzato con mezzi di fortuna e stampato in una trentina di esemplari in modo estremamente approssimativo, questo albetto è composto da dodici pagine, di cui otto a fumetti e tre bianche, rigorosamente non rilegate, e contiene la storia inedita e originale intitolata “Il fantasma spettrale”.
In questa avventura, tramite una sceneggiatura frizzante, ritmata e spassosissima e un tratto infantile spinto ai massimi estremi, vengono accentuati, in modo divertentissimo e allo stesso tempo mai banale, i tratti salienti e le caratteristiche principali che hanno reso la serie de “L'Insonne”, creata nel 1994 da Di Bernardo e Andrea J. Polidori, una mosca bianca nel panorama del fumetto italiano e l'hanno fatta amare da migliaia di fans in tutta Italia.
I disegni di Matteuzzi, eseguiti alla maniera dei bambini di pochi anni, fanno in modo poi che, poiché poveri di particolari, l'attenzione del lettore si focalizzi sui contenuti facendolo ridere a crepapelle ma allo stesso tempo anche pensare.
Le motivazioni che hanno spinto l'autore a cimentarsi in questa impresa, come spiega lui stesso, risiedono nel fatto che il numero speciale che quest'anno accompagnava l'evento orobico è uscito senza alcun suo contributo.
Quindi per smentire le voci che riguardano la sua atavica pigrizia e dare un apporto concreto alla manifestazione ha deciso di scrivere e disegnare una storia.
E poi anche di stamparla.
Per ironizzare su un tema caro a chi sui giornalini vuole anche speculare infine bisogna sottolineare che, oltre alle trenta copie standard, sono stati stampati e distribuiti altrettanti numeri con una variant cover.
Alla luce di quanto scritto si può quindi affermare, senza paura di smentita, che la lettura di quest'opera, che induce a qualche riflessione oltre che sulla serie a cui è ispirata anche sul media fumetto, sia consigliata ad un pubblico di appassionati che sappiano andare, in un albo, oltre la prima apparenza e dare uguale importanza sia ai contenuti che ai disegni.

Per informazioni sull'albo o per riceverne una o più copie rivolgersi a Francesco Matteuzzi:
http://www.facebook.com/francesco.matteuzzi

lunedì 17 settembre 2012

Chiamatemi Ismaele!

Omaggio all’ infelicità e all'irrequietezza attraverso uno degli incipit più sfolgoranti della letteratura mondiale di tutti i tempi, nella splendida traduzione di Cesare Pavese.


"Chiamatemi Ismaele. 
Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che mi interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. 
È un modo che io ho di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione.
Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto.
Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola.
Con un bel gesto filosofico Catone si getta sulla spada: io cheto cheto mi metto in mare.
Non c’è nulla di sorprendente in questo.
Se soltanto lo sapessero, quasi tutti gli uomini nutrono, una volta o l’altra, ciascuno nella sua misura, su per giù gli stessi sentimenti che nutro io verso l’oceano".

H. Melville, Moby Dick o la Balena, traduzione di Cesare Pavese.

Se volete ascoltare il brano originale letto dalla viva voce di Orson Welles:
http://www.youtube.com/watch?v=WnofetDttSw

giovedì 13 settembre 2012

Bum un ranger in azione

Sceneggiatura e disegni: Corrado Mastantuono
pubblicata su Topolino 2964
Data di uscita: Settembre 2012
N° Pagine: 29
Prezzo: € 2,40

Ad un anno dalla scomparsa di Sergio Bonelli, famoso sceneggiatore e pilastro dell'editoria a fumetti italiana, avvenuta a Monza il 26 settembre 2011, il settimanale “Topolino” rende omaggio a Tex Willer, personaggio, legato a doppio filo all'intellettuale milanese, che vanta un'esistenza più che sessantennale.
Scritta e disegnata da Corrado Mastantuono, già autore grafico di alcuni numeri del Tex realistico, la storia “Bum un ranger in azione”, pubblicata sul numero 2964 del periodico per ragazzi in edicola a partire dal 12 settembre, è infatti una parodia, spassosa e ben riuscita, delle avventure dell'eroe creato da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini nel 1948 e tuttora pubblicato da Sergio Bonelli Editore.
Protagonista della vicenda è un terzetto, composto da Bum Bum Ghigno, Paperino e Archimede, che veste i panni rispettivamente di Tex e dei suoi pards Kit Carson e Tiger Jack.
I tre, che si adattano alla perfezione ad interpretare in chiave comica personaggi realistici, sono chiamati a difendere il ranch di Lovely Pat dalle macchinazioni di un oscuro villain che, a causa della maschera che porta sul volto, è stato battezzato Teschio Nero.
Dopo numerose vicissitudini, a cui fanno da cornice ambientazioni e stilemi propri del genere western come: ampi canyon, agguati di temibili tribù indiane, inseguimenti in miniere abbandonate e concitate sparatorie, Bum Willer, Architiger e Pap Carson riusciranno a fermare, a smascherare e ad assicurare alla giustizia il terribile personaggio.
Questa avventura, che per trama non ha niente da invidiare agli episodi presenti negli albi regolari della serie del ranger del Texas, è caratterizzata da un segno, morbido e raffinato, in cui tratto umoristico e realistico si mantengono in equilibrio perfetto.
Il ricorso a situazioni e battute divertenti e a imprecazioni tipicamente texiane come: fulminacci, tizzone d'inferno, corpo di mille satanassi, stemprano poi il grande pathos legato alle atmosfere serie, che in alcuni tratti sfiorano l'horror, che pervadono la storia, rendendola adatta anche a bambini e adolescenti.
Alla luce di quanto scritto possiamo quindi affermare che, la lettura di questo racconto a fumetti di Corrado Mastantuono, ricco di azione, humor e tante citazioni, si può rivolgere ad un pubblico di tutte le età, e non deluderà sia gli appassionati di Tex Willer che quelli dei personaggi di Walt Disney.