Anno di produzione: 2004
Nazione: Giappone
Casa distributrice: Lucky Red
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Musiche: Joe Hisaishi
Produzione: Studio Ghibli
Soggetto originale: dal romanzo di Diana Wynne Jones
Durata: 119 minuti
Nazione: Giappone
Casa distributrice: Lucky Red
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Musiche: Joe Hisaishi
Produzione: Studio Ghibli
Soggetto originale: dal romanzo di Diana Wynne Jones
Durata: 119 minuti
È uscito in anteprima mondiale alla mostra del cinema di Venezia del 2004 e dal 9 settembre 2005 in tutti i cinema, l’ultimo capolavoro del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki: “Il castello errante di Howl”.
Questo film come i suoi predecessori è caratterizzato da un tratto inconfondibile, personaggi e costruzioni che sono un marchio di fabbrica e storie che hanno sempre più livelli di lettura, ma un denominatore comune: la poesia.
“Il castello errante di Howl” è ispirato al romanzo della scrittrice inglese Diana Wynne Jones e riprende tutte le tematiche che hanno popolato i precedenti lungometraggi del regista giapponese: un’ambientazione decisamente europea in un’epoca indefinita in cui la tecnologia si fonde con la magia, i costumi dei personaggi in stile, l’accoppiata dei due protagonisti con uno quasi selvaggio e l’altro più razionale, il gusto per i costrutti giganti dalle forme composite, il dito puntato contro una tecnologia che può essere fonte di distruzione.
Una novità, è rappresentata invece dalla valorizzazione degli anziani, concetto molto giapponese che forse dovremmo far maggiormente nostro.
Questa brevemente è la trama del film: Sofie è una ragazza con una vita piuttosto grigia che si trova per caso sulla strada di Howl, un giovane mago dagli incredibili poteri.
Questa casualità la rende il bersaglio di una maledizione della perfida Strega delle Lande Desolate che la trasforma in una vecchia ottuagenaria.
L’unica speranza per Sophie è quella di ritrovare Howl per farsi liberare, ma il giovane mago abita in un castello errante che cambia continuamente posizione.
Sophie sarà così costretta a mettersi in viaggio, mentre la guerra imperversa tra il suo Regno ed il Paese confinante, ma soprattutto a sperimentare cosa vuol dire non esser più giovani e non poter contare sulle sole forze fisiche.
Grazie ad una nuova determinazione Sophie raggiunge il castello ed inizia a vivere accanto al mago, al suo apprendista ed a un demone del fuoco, senza poter rivelare la sua vera natura.
Sarà l’occasione per leggersi dentro ed iniziare ad apprezzare cose a cui non aveva mai dato la dovuta importanza.
L’ esperienza della vecchiaia da parte della protagonista, è una parte importante del film, con cui Miyazaki si propone dichiaratamente di tentare una risposta all'interrogativo: esiste l'animazione per gli anziani?
I disegni dello Studio Ghibli sono curatissimi ed i personaggi approfonditi tanto che, per spessore e drammaticità, sembra di essere di fronte ad attori in carne ed ossa.
La musica di Joe Hisaishi, compositore che lavora con Miyazaki fin dal primo film prodotto dallo Studio Ghibli, è come al solito densa di pathos e molto adatta ad accompagnare lo svolgimento del film, che saraà spunto di riflessioni filosofiche per gli adulti e di divertimento per i bambini, anche se il lungo finale non è propriamente di facile lettura
Il castello errante di Howl, in concorso alla Mostra, è uscito in Italia nel settembre 2005, distribuito da Lucky Red.
Questo film come i suoi predecessori è caratterizzato da un tratto inconfondibile, personaggi e costruzioni che sono un marchio di fabbrica e storie che hanno sempre più livelli di lettura, ma un denominatore comune: la poesia.
“Il castello errante di Howl” è ispirato al romanzo della scrittrice inglese Diana Wynne Jones e riprende tutte le tematiche che hanno popolato i precedenti lungometraggi del regista giapponese: un’ambientazione decisamente europea in un’epoca indefinita in cui la tecnologia si fonde con la magia, i costumi dei personaggi in stile, l’accoppiata dei due protagonisti con uno quasi selvaggio e l’altro più razionale, il gusto per i costrutti giganti dalle forme composite, il dito puntato contro una tecnologia che può essere fonte di distruzione.
Una novità, è rappresentata invece dalla valorizzazione degli anziani, concetto molto giapponese che forse dovremmo far maggiormente nostro.
Questa brevemente è la trama del film: Sofie è una ragazza con una vita piuttosto grigia che si trova per caso sulla strada di Howl, un giovane mago dagli incredibili poteri.
Questa casualità la rende il bersaglio di una maledizione della perfida Strega delle Lande Desolate che la trasforma in una vecchia ottuagenaria.
L’unica speranza per Sophie è quella di ritrovare Howl per farsi liberare, ma il giovane mago abita in un castello errante che cambia continuamente posizione.
Sophie sarà così costretta a mettersi in viaggio, mentre la guerra imperversa tra il suo Regno ed il Paese confinante, ma soprattutto a sperimentare cosa vuol dire non esser più giovani e non poter contare sulle sole forze fisiche.
Grazie ad una nuova determinazione Sophie raggiunge il castello ed inizia a vivere accanto al mago, al suo apprendista ed a un demone del fuoco, senza poter rivelare la sua vera natura.
Sarà l’occasione per leggersi dentro ed iniziare ad apprezzare cose a cui non aveva mai dato la dovuta importanza.
L’ esperienza della vecchiaia da parte della protagonista, è una parte importante del film, con cui Miyazaki si propone dichiaratamente di tentare una risposta all'interrogativo: esiste l'animazione per gli anziani?
I disegni dello Studio Ghibli sono curatissimi ed i personaggi approfonditi tanto che, per spessore e drammaticità, sembra di essere di fronte ad attori in carne ed ossa.
La musica di Joe Hisaishi, compositore che lavora con Miyazaki fin dal primo film prodotto dallo Studio Ghibli, è come al solito densa di pathos e molto adatta ad accompagnare lo svolgimento del film, che saraà spunto di riflessioni filosofiche per gli adulti e di divertimento per i bambini, anche se il lungo finale non è propriamente di facile lettura
Il castello errante di Howl, in concorso alla Mostra, è uscito in Italia nel settembre 2005, distribuito da Lucky Red.