sabato 10 gennaio 2015

L'ultima canzone di Bilbo

In questo posto parlerò di un libro fantasy sui generis, esperimento editoriale di una casa della mia zona che si occupa principalmente di giochi da tavola.

Di: J.R.R. Tolkien
Illustrazioni: Pauline Baynes
Editore: Nexus
Data di uscita: 2002
Prezzo: € 12,95

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1992, è stato ristampato nel 2002 dalla casa editrice Nexus un volumetto scritto da J.R.R. Tolkien, autore inglese celebrato in tutto il mondo per le sue opere riconosciute come pietre miliari del genere fantasy, dal titolo “L'ultima canzone di Bilbo”.
Il componimento poetico che dà il titolo al libro, considerato da molti l'epilogo del romanzo tolkeniano più famoso “Il signore degli anelli”, redatto da Bilbo, avventuriero protagonista de “Lo Hobbit”, subito prima di imbarcarsi per l'Ovest, fonde il rimpianto dell'addio agli amici e alla Terra di Mezzo con l'insistente richiamo del mare e il desiderio di imbarcarsi per l'estremo viaggio verso le Terre Imperiture oltre il tramonto.
Danno un enorme valore aggiunto all'opera le splendide illustrazioni di Pauline Baynes, amica personale e artista preferita dello stesso Tolkien di cui ha utilizzato molte idee nel ritrarre i personaggi e le situazioni presenti in questo libro ed ha illustrato numerosi romanzi come “Il Cacciatore di Draghi”, “Le Avventure di Tom Bombadil”, “Albero e Foglia” e “Il Fabbro di Wotton Major”, che mostrano il cammino del protagonista verso i Porti Grigi in compagnia di Frodo, Sam, Elrond, Galadriel e Gildor e l'inizio del suo ultimo viaggio.
Come contrappunto a quest'ultima avventura, sono ritratte in piccolo in calce ad ogni pagina le scene del primo viaggio di Bilbo, narrato ne “Lo Hobbit”, quando si diresse insieme a tredici nani verso la Montagna Solitaria per riconquistare il loro tesoro dal drago Smog e si impadronì dell'ultimo anello.
Oltre alla poesia inedita che gli dà il titolo il volume include una sezione di note, ricavate dalle edizioni italiane di riferimento dei romanzi “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”, che aiuteranno i lettori a saperne di più sulle scene raffigurate.
Un altro punto degno di nota è la traduzione di Mirko Tavosanis molto fedele al contenuto e al ritmo del testo originale.
Alla luce di quanto scritto non si può che fare un grande applauso alla Nexus per questa riproposta appetitosa che non potrà mancare nelle librerie di ogni appassionato delle opere di Tolkien, ai curatori di questo libretto molto agile nell'impaginazione e dalla lettura scorrevole e consigliare questo volumetto oltre che agli appassionati di poesia e di letteratura fantasy a chiunque cerchi in un libro qualcosa di diverso dalle solite trame.