giovedì 11 agosto 2016

Amianto Comics n°0

Sceneggiatura: Alessandro Benassi, Federico Galeotti, Matteo Polloni
Disegni: Sara “Sax” Guidi, Daniele Ariuolo, Massimiliano Bruno
Copertina: Federico Galeotti
Editore: Autoproduzione
Data di uscita: Aprile 2016
N° Pagine: 46
Prezzo: € 2,00

In Italia il fumetto d’autore è stato veicolato, sia a livello critico che di fruizione, da numerose riviste che, tra la metà degli anni ’60 e la fine degli anni ’80 del secolo scorso, hanno affollato le edicole e sono state lette da svariate migliaia di appassionati.
Anche in Francia i fumettisti non sono stati da meno e hanno fondato numerosi periodici, come "Pilote" e "Metal Hurlant", sui quali hanno esordito serie, che sono entrate a pieno titolo nella storia della Nona Arte, come, tra le numerose altre, "Asterix" e "Lucky Luke" e autori come: René Goscinny, Albert Uderzo, Morris, Jean Giraud, Philippe Druillet, Alejandro Jodorowsky, Enki Bilal e molti nomi di prima grandezza del panorama d’oltralpe.
E proprio ispirandosi a quest’ultima pubblicazione, creata dagli Les Humanoïdes Associés e stampata dal 1974 al 1987, nei primi mesi del 2016, Alessandro Benassi, Federico Galeotti e Matteo Polloni, tre studenti del corso di sceneggiatura della Scuola Internazionale di Comics di Firenze, hanno dato vita ad "Amianto Comics", un contenitore che si pone l’obiettivo di veicolare prodotti freschi e innovativi coniugando l’avanguardia con la vitalità dei generi tipici della letteratura popolare.
Nel fare ciò sono stati coadiuvati da un collettivo di disegnatori, sceneggiatori, illustratori e grafici con cui hanno creato storie brevi autoconclusive, molto incisive e d’impatto, altre che dureranno per più numeri, copertine che si possono strappare e piccoli poster da staccare e conservare.
A testimonianza di quanto detto  finora, nel numero 0, disponibile gratuitamente on line, in PDF e CBZ e, da metà aprile, in formato cartaceo, ordinabile via Internet o acquistabile nelle maggiori fiere del fumetto e in punti vendita selezionati, si trovano tre racconti, coinvolgenti e ricchi di suspense, scritti dai creatori del magazine, introdotti da una bella e articolata prefazione di Gabriele Baldaccini e intercalati da evocative illustrazioni interne di Klaudia Weres.
Il primo di questi, "Occasione professionale", che mostra l’operato di un killer, è sceneggiato da Matteo Polloni con uno stile cupo e opprimente, ma allo stesso tempo agile e privo di fronzoli, che rimanda a romanzi noir e hard boiled.
La giovane forlivese Sara “Sax” Guidi, che ne ha curato i disegni, ha un segno chiaro, pulito, deciso, sicuro, dotato di una forte personalità e ricco di stilemi e richiami evidenti sia ad artisti giapponesi che alla corrente franco-belga.
La costruzione della tavola è originale ed estremamente comprensibile e le novità che sono maggiormente evidenti, rispetto ad altre avventure dello stesso tipo, sono la giovanissima età del personaggio principale, la grande attenzione riservata all’abbigliamento delle persone coinvolte nella vicenda e la minuzia dei particolari delle location che le fanno da sfondo.
Nel secondo racconto, dal titolo "La cassa oblunga", il duo Federico Galeotti, artefice anche della bella immagine di copertina, e Daniele Ariuolo, attua una trasposizione molto accurata dell’omonimo testo di Edgar Allan Poe pubblicato per la prima volta nel 1844, dove si narra in prima persona di un viaggio in mare, all’interno della nave del capitano Hardy, di un gruppo di persone in compagnia di una strana scatola che rimane avvolta nel più fitto mistero.
Il tratto di questa storia è ruvido e muta nel corso della narrazione in relazione a stati d’animo e visioni dei personaggi.
Il volumetto si chiude infine con "Shi", di Alessandro Benassi e Massimiliano Bruno, in cui gli autori, richiamandosi ai comics, al cinema americano e alla letteratura fantascientifica degli anni ’60, in un futuribile mondo distopico, descrivono le vicende di un ragazzo alle prese con la vita di tutti i giorni, esami e primi amori.
Oltre a personaggi e ambienti realizzati in modo molto morbido e allo stesso tempo dettagliato e realistico, si notano le sterminate distese cittadine, che ricordano la metropoli di Blade Runner, in cui, prima ancora di svolgere una funzione narrativa, l’architettura colpisce l’occhio e il senso estetico del lettore.
Alla luce di quanto scritto fin qui, è possibile affermare, senza paura di smentite, che tutti questi fattori, uniti a un prezzo molto contenuto, contribuiscono a rendere "Amianto Comics", la cui lettura è consigliata agli appassionati di fumetti adulti, meritevole di essere sostenuto.

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