Titolo originale: Rupan sansei: Kariosutoro no shiro
Paese: Giappone
Durata: 96 min.
Genere: Animazione
Regia: Hayao Miyazaki
Direttore Animazione: Otsuka Yasuo
Animazioni: Tomizawa Nobuo, Tanaka Atsuko e Tomonaga Kasuhide
Musica: Yuji Ohno
Paese: Giappone
Durata: 96 min.
Genere: Animazione
Regia: Hayao Miyazaki
Direttore Animazione: Otsuka Yasuo
Animazioni: Tomizawa Nobuo, Tanaka Atsuko e Tomonaga Kasuhide
Musica: Yuji Ohno
"Lupin III: Il castello di Cagliostro" è un lungometraggio d’animazione diretto nel 1979 da Hayao Miyazaki, uno dei più famosi registi giapponesi, ed è per tutti gli appassionati il miglior anime dedicato al ladro gentiluomo creato dal fumettista Monkey Punch.
Questo film ha riscosso sucesso internazionale anche grazie alla proiezione al festival di Cannes del 1980.
In Italia appare per la prima volta su Italia 1 in occasione del capodanno 1984 e in seguito viene rimesso in onda su Rete quattro il 30 e 31 dicembre 1986.
La trama affascinante e degna del miglior romanzo d’avventura è la seguente: Lupin vuole rubare alcune preziose matrici che sono conservate nel castello del conte di Cagliostro, un malvagio personaggio che tiene prigioniera una delicata fanciulla di nome Clarice.
Protagonsiti della vicenda al pari del conte, di Clarice, della banada di Lupin composta dal fido pistolero Daisuke Jigen e dal samurai Goemon, di Fujiko Mine in veste di bionda custode del castello di Cagliostro e dell’ispettore Zenigata, sono anche due anelli con l’effigie di un capricorno.
Questi monili, incastrandosi perfettamente nell’orologio del campanile del castello, aprono la via ad un prezioso tesoro.
Un gioiello appartiene a Cagliostro e l’altro a Clarice.
Il perfido conte quindi vuole costringere la fanciulla al matrimonio per impadronirsi dell’anello e scoprire così il tesoro nascosto.
Lupin corre in aiuto di Clarice e nel dipanarsi della vicenda la libera, uccide Cagliostro e impadronitosi dei due anelli scopre che il tesoro è in realtà un’antica città romana sommersa dall’acqua che riappare non appena il meccanismo dell’orologio del campanile viene messo in funzione.
A conclusione della storia, i preziosi gioielli vengono sottratti a Lupin dall’abile Fujiko.
Ne Il castello di Cagliostro i disegni sono di altissima qualità, la trama è congegnata perfettamente e soprattutto le scene di inseguimento sono appassionanti come nei migliori film d’azione.
La musiche di Ohno, compositore giapponese che, dal 1977, si occupa della colonna sonora della fortunata serie di Lupin III, sono sempre appropriate e accompagnano in modo impeccabile il dipanarsi della vicenda.
Nella pellicola sono presenti acnhe scene che mostrano: momenti romantici di grande intensità tra Lupin e Clarice, momenti di profondo rispetto tra il ladro gentiluomo e il suo eterno nemico Zenigata e momenti in equilibrio perfetto tra dramma, commedia e film noir.
Un ultima curiosità da sottolineare è che Lupin in questo film torna ad indossare la sua giacca verde come nelle prima serie animata risalente al 1971/72.
Questo film ha riscosso sucesso internazionale anche grazie alla proiezione al festival di Cannes del 1980.
In Italia appare per la prima volta su Italia 1 in occasione del capodanno 1984 e in seguito viene rimesso in onda su Rete quattro il 30 e 31 dicembre 1986.
La trama affascinante e degna del miglior romanzo d’avventura è la seguente: Lupin vuole rubare alcune preziose matrici che sono conservate nel castello del conte di Cagliostro, un malvagio personaggio che tiene prigioniera una delicata fanciulla di nome Clarice.
Protagonsiti della vicenda al pari del conte, di Clarice, della banada di Lupin composta dal fido pistolero Daisuke Jigen e dal samurai Goemon, di Fujiko Mine in veste di bionda custode del castello di Cagliostro e dell’ispettore Zenigata, sono anche due anelli con l’effigie di un capricorno.
Questi monili, incastrandosi perfettamente nell’orologio del campanile del castello, aprono la via ad un prezioso tesoro.
Un gioiello appartiene a Cagliostro e l’altro a Clarice.
Il perfido conte quindi vuole costringere la fanciulla al matrimonio per impadronirsi dell’anello e scoprire così il tesoro nascosto.
Lupin corre in aiuto di Clarice e nel dipanarsi della vicenda la libera, uccide Cagliostro e impadronitosi dei due anelli scopre che il tesoro è in realtà un’antica città romana sommersa dall’acqua che riappare non appena il meccanismo dell’orologio del campanile viene messo in funzione.
A conclusione della storia, i preziosi gioielli vengono sottratti a Lupin dall’abile Fujiko.
Ne Il castello di Cagliostro i disegni sono di altissima qualità, la trama è congegnata perfettamente e soprattutto le scene di inseguimento sono appassionanti come nei migliori film d’azione.
La musiche di Ohno, compositore giapponese che, dal 1977, si occupa della colonna sonora della fortunata serie di Lupin III, sono sempre appropriate e accompagnano in modo impeccabile il dipanarsi della vicenda.
Nella pellicola sono presenti acnhe scene che mostrano: momenti romantici di grande intensità tra Lupin e Clarice, momenti di profondo rispetto tra il ladro gentiluomo e il suo eterno nemico Zenigata e momenti in equilibrio perfetto tra dramma, commedia e film noir.
Un ultima curiosità da sottolineare è che Lupin in questo film torna ad indossare la sua giacca verde come nelle prima serie animata risalente al 1971/72.
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