lunedì 11 aprile 2011

Colpo al museo Leone

Durante il mio periodo di convalescenza dopo un frontale con un cassonetto dell'immondizia nel leggere il volume edito dalla Mndadori "Diabolik colpo all'italiana" sono stato colpito da questa storia.

Copertina



Testi: Lucia Ferraresi
Regia: Daniele Statella
Fotografie: Michele Trecate, Daniele Statella
Interpreti: Ilaria Paci (Eva Kant), Edoardo Dattrino (Ispettore Ginko), Francesco Pinto (Diabolik)
Anno d'uscita: 2007
N° pagine: 16
Prezzo: gratuito

Distribuito con grande successo nell'anno 2007 in occasione del festival fumettistico Vercelli tra le nuvole e pubblicato sul volume “Diabolik colpo all'italiana”, edito dalla Mondadori nel 2009, “Colpo al museo Leone” è un albo in cui Eva Kant vive un'avventura nella città di Vercelli.
Questo pezzo, regalato ai numerosi visitatori che hanno affollato la manifestazione, ha una particolarità che lo rende appetibile e ricercato da tutti i collezionisti dell'eroe nero creato nel 1962 dalle sorelle Giussani.
Si tratta infatti di un fotoromanzo in cui un'attrice, Ilaria Paci, sosia ufficiale di Eva Kant, per realizzare un furto si muover per i musei e le vie del capoluogo piemontese.
La regia dell'episodio, scritto da Licia Ferraresi ed estremamente coerente per ambientazioni, mezzi e somiglianza degli interpreti con il mondo di Diabolik, è stata curata del disegnatore Daniele Statella che, in collaborazione con il fotografo Michele Trecate, ne ha realizzato anche le riprese fotografiche.
Per quanto riguarda gli attori, a loro agio e perfettamente calati nei ruoli che sono stati chiamati ad interpretare, spicca su tutti la bellezza e la professionalità di Ilaria Paci che veste alla perfezione i panni di Eva Kant.
Il suo aspetto e le sue movenze non fanno infatti rimpiangere il personaggio disegnato ma anzi accrescono la bellezza, il fascino e la particolarità di questa avventura che costituisce forse l'unico esempio di racconto fotografico tratto da una serie a fumetti.
Compaiono inoltre all'interno della storia, anche se per pochi fotogrammi, Edoardo Dattrino nella parte dell'ispettore Ginko e Francesco Pinto che interpreta Diabolik.
Danno valore aggiunto all'opera le fotografie in bianco e nero di Michele Trecate che ha coadiuvato Statella nellla realizzazione di questo albo.
Il suo stile patinato che ricorda i fotoromanzi degli anni '40 rende il sapore di questa pubblicazione molto rétro e invoglia alla lettura di una storia che potrebbe provenire benissimo dagli archivi di riviste di quel periodo come “Bolero” o “Grand Hotel”.
Un'ultima curiosità da mettere in evidenza è che, con un espediente degno del miglior Alfred Hitchcock, anche il disegnatore Daniele Statella compare all'interno della sua opera.
Si riconosce infatti la sua figura nel gruppo di visitatori del museo che compare nelle prime pagine dell'episodio.
Alla luce di quanto scritto non si può quindi che fare un applauso ai realizzatori di questo numero per la novità e la freschezza della storia e consigliare la lettura di questo albo oltre che agli appassionati di letteratura gialla e di buon fumetto anche ai nostalgici di una certa narrazione per immagini in voga negli anni '40 del '900.

Per chi volesse leggere la storia può trovarla al seguente link:
http://www.diabolik.it/img/fumetto/fumettoleone/fumettonline001.asp

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