La presentazione al Living Colour, negozio di fumetti che da appassionato frequento molto assiduamente, di quest'opera mi ha permesso di acquistare e leggere questo interessente e appassionante volume a fumetti.
Autore: A.A. V.V.
Editore: N.P.E. Nicola Pesce Editore
Collana: Nuvole in tempesta
Anno d'uscita: 2010
Pagine: 112
Prezzo: 11,90 euro
Editore: N.P.E. Nicola Pesce Editore
Collana: Nuvole in tempesta
Anno d'uscita: 2010
Pagine: 112
Prezzo: 11,90 euro
Cosa succederebbe se i comprimari che fanno da sfondo alle vicende di Alice presentate nei libri di Lewis Carroll “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò” si rivelassero, invece che personaggi di fantasia, persone reali affette da sindromi psichiatriche?
A questa domanda sembra voler rispondere la bella e caratteristica pubblicazione “Wonderland – Quando Alice se ne andò”, libro a fumetti uscito nell'ottobre del 2010 per i tipi della “Nicola Pesce Editore”.
Secondo volume della collana “Nuvole in tempesta” quest'opera, curata in modo molto professionale da R. Amal Serena, attraverso dieci brevi storie scritte e disegnate da altrettanti autori, alcuni molto noti agli appassionati di fumetti, altri esordienti di lusso, fa compiere al lettore un viaggio nel paese delle meraviglie, ma senza Alice ad accompagnarlo.
Le vicende dei personaggi, arricchite dalle illustrazioni di Francesco Cattani e narrate e rese graficamente da professionisti che spiccano per diversità di stili pittorici e di scrittura, sono infatti introdotte da un rovinato Brucaliffo tossicodipendente, realizzato da Elisabetta Melaranci in perfetto stile Disney, perso nei fumi del suo narghilè e nella profondità delle sue considerazioni.
Accanto al Brucaliffo, coloro che vorranno addentrarsi nella lettura di questo libro si imbatteranno nei principali comprimari con cui Alice ha fatto conoscenza nel corso del suo peregrinare attraverso il paese delle meraviglie.
Incontreranno un Cappellaio Matto, alle prese con una tuba da realizzare per Lewis Carroll, scopriranno le tribolazioni di cuore del Due di Picche, assisteranno ai giorni pericolosi dei gemelli Pincopanco e Pancopinco e alla partita di scacchi che Humpty Dumpty giocherà contro il suo riflesso nello specchio.
Troveranno la Duchessa Brutta mentre tenta di sorridere, scopriranno il motivo per cui il Tricheco e il Carpentiere girano sempre insieme, andranno a trovare la Falsa Tartaruga dal suo analista, assisteranno a una giornata dello Stregatto e, come ciliegina sulla torta, apprenderanno cosa succederebbe se il Bianconiglio, catapultato nel mondo reale, fosse costretto a fare una rapina a tempo.
Come corollario alle singole storie, opera di sceneggiatori noti e meno noti ma tutti molto capaci come, giusto per citarne alcuni, Bartoli, Uzzeo e Silveri, si trovano poi vere e proprie cartelle cliniche dove R. Amal Serena, spacciandosi per una non meglio precisata dottoressa Alice Liddell, persona reale e amica di Lewis Carroll che per lei ha scritto Alice nel Paese delle Meraviglie, descrive la sindrome di ogni singolo personaggio.
Il tutto è arricchito da una bella copertina realizzata da Davide De Cubellis.
La varietà di stili, che spaziano dal realistico al caricaturale, dal surreale al disneyano poi, rendono quest'opera molto appetibile anche dal punto di vista prettamente grafico.
Alla luce di quanto scritto quindi, non posso che consigliare la lettura di questo libro a chiunque ricerchi in un volume a fumetti qualcosa di più del semplice intrattenimento e fare un applauso alla “Nicola Pesce Editore” per il coraggio dimostrato nel proporre opere così particolari e moderne.
A questa domanda sembra voler rispondere la bella e caratteristica pubblicazione “Wonderland – Quando Alice se ne andò”, libro a fumetti uscito nell'ottobre del 2010 per i tipi della “Nicola Pesce Editore”.
Secondo volume della collana “Nuvole in tempesta” quest'opera, curata in modo molto professionale da R. Amal Serena, attraverso dieci brevi storie scritte e disegnate da altrettanti autori, alcuni molto noti agli appassionati di fumetti, altri esordienti di lusso, fa compiere al lettore un viaggio nel paese delle meraviglie, ma senza Alice ad accompagnarlo.
Le vicende dei personaggi, arricchite dalle illustrazioni di Francesco Cattani e narrate e rese graficamente da professionisti che spiccano per diversità di stili pittorici e di scrittura, sono infatti introdotte da un rovinato Brucaliffo tossicodipendente, realizzato da Elisabetta Melaranci in perfetto stile Disney, perso nei fumi del suo narghilè e nella profondità delle sue considerazioni.
Accanto al Brucaliffo, coloro che vorranno addentrarsi nella lettura di questo libro si imbatteranno nei principali comprimari con cui Alice ha fatto conoscenza nel corso del suo peregrinare attraverso il paese delle meraviglie.
Incontreranno un Cappellaio Matto, alle prese con una tuba da realizzare per Lewis Carroll, scopriranno le tribolazioni di cuore del Due di Picche, assisteranno ai giorni pericolosi dei gemelli Pincopanco e Pancopinco e alla partita di scacchi che Humpty Dumpty giocherà contro il suo riflesso nello specchio.
Troveranno la Duchessa Brutta mentre tenta di sorridere, scopriranno il motivo per cui il Tricheco e il Carpentiere girano sempre insieme, andranno a trovare la Falsa Tartaruga dal suo analista, assisteranno a una giornata dello Stregatto e, come ciliegina sulla torta, apprenderanno cosa succederebbe se il Bianconiglio, catapultato nel mondo reale, fosse costretto a fare una rapina a tempo.
Come corollario alle singole storie, opera di sceneggiatori noti e meno noti ma tutti molto capaci come, giusto per citarne alcuni, Bartoli, Uzzeo e Silveri, si trovano poi vere e proprie cartelle cliniche dove R. Amal Serena, spacciandosi per una non meglio precisata dottoressa Alice Liddell, persona reale e amica di Lewis Carroll che per lei ha scritto Alice nel Paese delle Meraviglie, descrive la sindrome di ogni singolo personaggio.
Il tutto è arricchito da una bella copertina realizzata da Davide De Cubellis.
La varietà di stili, che spaziano dal realistico al caricaturale, dal surreale al disneyano poi, rendono quest'opera molto appetibile anche dal punto di vista prettamente grafico.
Alla luce di quanto scritto quindi, non posso che consigliare la lettura di questo libro a chiunque ricerchi in un volume a fumetti qualcosa di più del semplice intrattenimento e fare un applauso alla “Nicola Pesce Editore” per il coraggio dimostrato nel proporre opere così particolari e moderne.
Grazie!
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