giovedì 16 giugno 2011

X Men - L'inizio

Quello di cui parlerò in questo post è l'ultimo film di supereroi, genere sia fumettistico che cinematografico a me congeniale, visto con l'amico Alessandro Rossi al cinema Goldoni.

Locandina originale del film
Basato su una nota serie a fumetti pubblicata dall'editore statunitense Marvel Comics, diretto dal regista inglese Matthew Vaughn e prodotto da quel Bryan Singer, interprete appassionato di adattamenti cinematografici derivati da fumetti di supereroi, senza di cui non ci sarebbero stati i primi lungometraggi ispirati agli X Men, “X Men: L'inizio” è un film, godibile e appassionante, che parte da un'idea tanto semplice quanto originale.
La pellicola, ambientata negli anni '60 infatti, si ispira principalmente alle storie di Chris Claremont, sceneggiatore all'inizio della sua sfolgorante carriera nel mondo dei comics di una fortunatissima serie di avventure degli uomini X, e parla di un periodo in cui, il potente telepate Charles Xavier e Magneto, alter ego di Erik Lensherr, che ha un enorme controllo sui campi elettromagnetici tanto da poter influenzare anche quello terrestre, prima di essere avversari erano amici.
Accanto a questi due personaggi cardine, che danno vita ad una vicenda coinvolgente e ricca di suspense, si muovono cattivi che fanno capo al “club infernale” come: Sebastian Shaw, la regina bianca Emma Frost e Azazel, a cui si contrappone una squadra formata da Mystica, Bestia, Havok, Banshee, e Darwin, soggetto di recentissima creazione, che nei fumetti compaiono in periodi diversi.
Il cast di questa pellicola, veramente avvincente e indubbiamente ben realizzata sia dal punto di vista della regia che della sceneggiatura, è molto efficace e indicato.
Su tutti spicca l'interpretazione, fatta di sguardi profondi, di pause riflessive e di azione concitata, che Michael Fassbender conferisce al suo Magneto.
La virata verso una concezione più dura e intransigente della causa mutante attuata da questo personaggio alla fine del film lo rende molto simile al Darth Vader di Lucas e lo fa diventare una figura di sicura presa sullo spettatore.
Degno di nota inoltre è anche il lavoro svolto tra gli altri dal sempre bravissimo James McAvoy, che veste i panni di Charles Xavier con grande disinvoltura, da January Jones, che dà vita ad una regina bianca mozzafiato e da Kevin Bacon, che impersona in maniera istrionica Sebastian Show.
Compaiono poi in brevi camei anche Wolverine, interpretato da Hugh Jackman, e Rebecca Romijn, attrice che ha dato il volto a Mystica nella trilogia di film di Bryan Singer.
Molto funzionali alla riuscita di questo lungometraggio sono anche gli effetti visivi curati dal due volte premio Oscar John Dykstra, inseriti senza strafare e per questo quasi non percepiti dallo spettatore, la musica diHenry Jackman e la fotografia sobria di John Mathieson.
Un'altra prerogativa che rende molto piacevole la visione di questa pellicola è il gusto un po' retrò e vintage che l'ambientazione anni '60 conferisce a quest'opera.
Il riferimento a fatti della storia americana veramente accaduti, come la crisi dei missili di Cuba poi, rende questo film meno astratto e dona alla vicenda una parvenza di realtà.
L'insieme di queste caratteristiche, nonostante alcune incongruenze con i tre film precedenti, fa di quest'opera la migliore di tutte quelle realizzate finora sugli uomini X, e forse la più bella delle trasposizioni da fumetti della Marvel.

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