Sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Fabio Celoni
Colori: Mirka Andolfo, Fabio Celoni
pubblicata sui numeri di Topolino 2945 - 2946
Data di uscita: Maggio 2012
N° Pagine: 35
Prezzo: € 2,30
Disegni: Fabio Celoni
Colori: Mirka Andolfo, Fabio Celoni
pubblicata sui numeri di Topolino 2945 - 2946
Data di uscita: Maggio 2012
N° Pagine: 35
Prezzo: € 2,30
Nell'anno in cui ricorre il centenario della morte di Bram Stoker, avvenuta a Londra il 20 aprile 1912, Topolino rende omaggio a questo grande autore con la parodia in due parti del suo romanzo più famoso dal titolo “Dracula di Bram Topker”.
Pubblicata sui numeri 2945 e 2946 del noto periodico per ragazzi e disegnata con tratto fluido, incisivo e elegante dal fumettista lombardo Fabio Celoni su testi di Bruno Enna, questa storia vede il ricco cast degli abitanti di Topolinia interpretare un'avventura ispirata ad un libro, “Dracula”, in cui la figura del protagonista è incentrata su leggende riguardanti il sovrano della regione rumena della Valacchia, Vlad Tepes III detto l'impalatore.
La vicenda inizia con Topolino che, nei panni dell’avvocato Jonathan Ratker, si reca in Transilbarbabietolania nei Torpazi per curare l’acquisto di alcuni terreni nelle vicinanze di Londra per conto di un misterioso e inquietante nobile, impersonato da Macchia Nera, il Conte Vlad III della Malacchia, Dracula per gli amici.
Temutissimo dai suoi superstiziosissimi compaesani e in grado di manipolare le menti delle persone che gli stanno vicino, nel corso degli avvenimenti si scoprirà essere un vampiro molto particolare.
Per non parlare di morti e di sangue, temi non adatti al target a cui è diretto un contenitore come Topolino, Bruno Enna ha sfruttato una delle più grandi fobie alimentari che attanaglia l'uomo: le barbabietole.
Il conte infatti, oltre a riunire in se tutte le caratteristiche proprie del suddetto non morto come tra le altre quelle di non riflettersi negli specchi e di trasformarsi in animali, si nutre di questa tremenda verdura e chiunque morda diventa dapprima affamato del rosso ortaggio e successivamente proprio una gigantesca barbabietola.
Accanto a Topolino e Macchia Nera, numerosi altri personaggi danno vita ad un'opera che, nonostante per narrazione e costruzione delle tavole sia lontana anni luce da parodie classiche come, giusto per ricordarne alcune: “L'inferno di Topolino”, “Guerra e pace”, “Il mistero dei candelabri”, appassionerà e affascinerà il lettore per il susseguirsi in modo serrato di situazioni molto divertenti e particolari.
Tra questi assumono grande rilevanza ai fini della trama Minnie, che interpreta Minnina Murray, e Pippo, nel ruolo di Pippo Van Helsing.
Per quanto riguarda il disegno infine, il tratto moderno ma nonostante ciò funzionale per le pubblicazioni disneyane di Celoni contribuisce, anche grazie ai colori della bravissima Mirka Andolfo, a creare perfettamente l’atmosfera cupa e notturna che si addice a una storia che, come questa, si basa su uno dei pilastri della letteratura dell'orrore.
Alla luce di ciò quindi, non si può che consigliare questa parodia sia agli amanti dei personaggi Disney che a quelli di film e romanzi sui vampiri e auspicarci che avventure di questo tipo tornino a far capolino sempre più spesso su Topolino.
Pubblicata sui numeri 2945 e 2946 del noto periodico per ragazzi e disegnata con tratto fluido, incisivo e elegante dal fumettista lombardo Fabio Celoni su testi di Bruno Enna, questa storia vede il ricco cast degli abitanti di Topolinia interpretare un'avventura ispirata ad un libro, “Dracula”, in cui la figura del protagonista è incentrata su leggende riguardanti il sovrano della regione rumena della Valacchia, Vlad Tepes III detto l'impalatore.
La vicenda inizia con Topolino che, nei panni dell’avvocato Jonathan Ratker, si reca in Transilbarbabietolania nei Torpazi per curare l’acquisto di alcuni terreni nelle vicinanze di Londra per conto di un misterioso e inquietante nobile, impersonato da Macchia Nera, il Conte Vlad III della Malacchia, Dracula per gli amici.
Temutissimo dai suoi superstiziosissimi compaesani e in grado di manipolare le menti delle persone che gli stanno vicino, nel corso degli avvenimenti si scoprirà essere un vampiro molto particolare.
Per non parlare di morti e di sangue, temi non adatti al target a cui è diretto un contenitore come Topolino, Bruno Enna ha sfruttato una delle più grandi fobie alimentari che attanaglia l'uomo: le barbabietole.
Il conte infatti, oltre a riunire in se tutte le caratteristiche proprie del suddetto non morto come tra le altre quelle di non riflettersi negli specchi e di trasformarsi in animali, si nutre di questa tremenda verdura e chiunque morda diventa dapprima affamato del rosso ortaggio e successivamente proprio una gigantesca barbabietola.
Accanto a Topolino e Macchia Nera, numerosi altri personaggi danno vita ad un'opera che, nonostante per narrazione e costruzione delle tavole sia lontana anni luce da parodie classiche come, giusto per ricordarne alcune: “L'inferno di Topolino”, “Guerra e pace”, “Il mistero dei candelabri”, appassionerà e affascinerà il lettore per il susseguirsi in modo serrato di situazioni molto divertenti e particolari.
Tra questi assumono grande rilevanza ai fini della trama Minnie, che interpreta Minnina Murray, e Pippo, nel ruolo di Pippo Van Helsing.
Per quanto riguarda il disegno infine, il tratto moderno ma nonostante ciò funzionale per le pubblicazioni disneyane di Celoni contribuisce, anche grazie ai colori della bravissima Mirka Andolfo, a creare perfettamente l’atmosfera cupa e notturna che si addice a una storia che, come questa, si basa su uno dei pilastri della letteratura dell'orrore.
Alla luce di ciò quindi, non si può che consigliare questa parodia sia agli amanti dei personaggi Disney che a quelli di film e romanzi sui vampiri e auspicarci che avventure di questo tipo tornino a far capolino sempre più spesso su Topolino.
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