Capitan Harlock 3D
Prodotto, con gran dispiego di soldi e mezzi, dal colosso dell'animazione del sol levante Toei Animation, diretto dal regista Shinji Aramaki e scritto da Harutoshi Fukui, "Capitan Harlock 3D" è un lungometraggio che si ispira alle vicende dell'omonimo personaggio ideato dal fumettista e animatore giapponese Leiji Matsumoto.
Presentata fuori concorso alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel 2013 ed uscita nelle sale italiane il 1º gennaio 2014, distribuita da Lucky Red, questa pellicola, pur basata su una sceneggiatura non originale, prende molti spunti dalle serie animate e dai manga dedicati al pirata spaziale.
Tuttavia ci sono richiami forti anche a film e serie televisive di tematica fantascientifica come, soltanto per citare i più evidenti, la saga di "Star Wars" e "Battlestar Galattica".
Perno della storia, che ruota intorno alla contrapposizione tra Capitan Harlock e la sua ciurma a bordo dell'Arcadia e la Coalizione Gaia, un'entità sovranazionale decadente e corrotta che governa dittatorialmente la terra, ritenuta un luogo inviolabile e sacro, è infatti il conflitto familiare tra l'ufficiale sulla sedia a rotelle Ezra e suo fratello Yama.
Quest'ultimo viene mandato come infiltrato di Gaia all'interno della corazzata comandata da Harlock con il compito di uccidere il fuorilegge ma, quando scopre e interiorizza l'ideale che lo muove, sarà pronto a schierarsi con lui contro Ezra, che lo accusa di aver causato la sua disabilità.
Quest'opera pur avendo notevoli pecche, tra cui quella che salta subito all'occhio è l'aver adottato una trama diversa da quella dei fumetti e delle serie animate, spicca per alcuni pregi.
Innanzi tutto è vincente la scelta di aver usato la computer grafica, che ha permesso, grazie anche al grande lavoro del mecha designer Atsushi Takeuchi e del character designer Yutaka Minowa, di creare ambientazioni cupe, situazioni concitate e personaggi eterei in linea con l'universo di Matsumoto.
Molto bella ed evocativa poi anche la musica di Tetsuya Takahashi e la caratterizzazione dell'Arcadia, realizzata da Takehiko Hoashi.
L'immagine epica di un teschio dagli occhi rossi che esce da una nuvola di fumo, dei pulviscoli del Dark Matter e dei cannoni che sparano raggi laser, contribuirà infatti a far saltare sulle poltroncine più di un appassionato.
Indovinata poi anche la volontà degli autori di tenere il protagonista, che assume nelle sue apparizioni un atteggiamento più cupo e malinconico rispetto a quello dei manga e dei cartoni animati, lontano dai riflettori e di dare più spazio a figure come i componenti della ciurma dell'Arcadia e i due congiunti intorno ai quali ruota la vicenda.
Per quanto riguarda gli aspetti negativi invece, si può affermare che la sceneggiatura a volte è un po' forzata e i dialoghi sono in alcuni frangenti melensi ed eccessivamente solenni.
È stata inoltre eliminata dalla vicenda ogni forma di romanticismo per sostituirlo con un'epica più banale e meno efficace e la figura di Harlock come un reietto che si batte per la libertà contro tutto e tutti, fuori da ogni regola e seguendo un proprio codice personale è totalmente assente.
Nonostante questi limiti non ci troviamo però di fronte ad un film noioso e piatto ma piuttosto davanti ad una pellicola appassionante che veicola valori come libertà, uguaglianza, onestà, lealtà e coraggio.
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