Off - Side |
Continuando l'excursus sulla storia delle riviste a fumetti italiane una menzione speciale va alla quasi sconosciuta Off-Side, “Giornale «fuorigioco» intraprendente di Comics, Cultura (?) e varia Umanità”, una testata quindicinale dalla brevissima vita editoriale, stampata dall’Editoriale Nova di Roma, a cui in seguito è subentrato l’Editore Il Drago, tra i 1969 e il 1970, che nei contenuti e nell'aspetto ha battuto una via personalissima rispetto alle numerosissime pubblicazioni che affollavano le edicole in quel periodo.
Ne sono usciti diciassette numeri, caratterizzati da dimensioni, foliazione e prezzo, 90 lire, proprie di un quotidiano e da un impianto grafico, il giornale era infatti stampato in una bicromia in cui al nero era affiancato un altro colore acceso e sgargiante, molto d'impatto e per questo in grado di attirare l'attenzione.
Nella prima delle 32 pagine che componevano il magazine, dal taglio ovviamente di sinistra, erano presenti, oltre al titolo a caratteri molto grandi, le anteprime dei contenuti del numero.
Per quanto riguarda gli argomenti, pur non discostandosi da quelli presenti su Linus e altri periodici simili, erano trattati con modi informali e divertenti per i lettori che non solo erano fruitori del rotocalco, ma partecipavano attivamente a definirne il sommario mandando lettere e disegni e proponendo in prima persona storie, racconti e fumetti.
Le rubriche presenti trattavano di cinema, televisione e letteratura, di musica, di cui si occupava il noto discografico Carlo Basile e di sport, con articoli che portavano la firma del giornalista Sandro Ciotti.
Su Off-Side era presente anche “L'angolo del collezionista”, uno spazio dove il critico Franco De Giacomo raccontava momenti della storia della nona arte prendendo come spunto la descrizione di albi che si potevano reperire sulle bancarelle e nei negozi antiquari.
Sempre sull'esempio di Linus e delle altre riviste dell'epoca, la maggior parte delle pagine di Off-Side erano occupate da strisce umoristiche sia di provenienza americana o britannica che disegnate da italiani.
Tra le prime si ricordano “L’arca di Olaf I°” di Addison, nom de plume di Mort Walker, “Hi & Lois” sempre di Walker e “Dik Browne”, e “Bristow” di Frank Dickens.
Tra le seconde non si può non menzionare “Ringo il vichingo” di Hercules e Mark, pseudonimi dietro cui si celavano i disegnatori Ercole Arseni e Marco Rota, “Girighiz” di Enzo Lunari e “Ancillotto” di Enzo Jannuzzi.
Una curiosità da mettere in evidenza è che tra gli autori che sono stati lanciati da questa pubblicazione, figura un ancora diciottenne Marcello Toninelli con la sua celebre parodia della Divina Commedia che, nonostante sia apparsa in soli tre numeri, è sopravvissuta di gran lunga alla testata.
Ne sono usciti diciassette numeri, caratterizzati da dimensioni, foliazione e prezzo, 90 lire, proprie di un quotidiano e da un impianto grafico, il giornale era infatti stampato in una bicromia in cui al nero era affiancato un altro colore acceso e sgargiante, molto d'impatto e per questo in grado di attirare l'attenzione.
Nella prima delle 32 pagine che componevano il magazine, dal taglio ovviamente di sinistra, erano presenti, oltre al titolo a caratteri molto grandi, le anteprime dei contenuti del numero.
Per quanto riguarda gli argomenti, pur non discostandosi da quelli presenti su Linus e altri periodici simili, erano trattati con modi informali e divertenti per i lettori che non solo erano fruitori del rotocalco, ma partecipavano attivamente a definirne il sommario mandando lettere e disegni e proponendo in prima persona storie, racconti e fumetti.
Le rubriche presenti trattavano di cinema, televisione e letteratura, di musica, di cui si occupava il noto discografico Carlo Basile e di sport, con articoli che portavano la firma del giornalista Sandro Ciotti.
Su Off-Side era presente anche “L'angolo del collezionista”, uno spazio dove il critico Franco De Giacomo raccontava momenti della storia della nona arte prendendo come spunto la descrizione di albi che si potevano reperire sulle bancarelle e nei negozi antiquari.
Sempre sull'esempio di Linus e delle altre riviste dell'epoca, la maggior parte delle pagine di Off-Side erano occupate da strisce umoristiche sia di provenienza americana o britannica che disegnate da italiani.
Con Marcello Toninelli Lucca Comics & Games 2017 |
Tra le seconde non si può non menzionare “Ringo il vichingo” di Hercules e Mark, pseudonimi dietro cui si celavano i disegnatori Ercole Arseni e Marco Rota, “Girighiz” di Enzo Lunari e “Ancillotto” di Enzo Jannuzzi.
Una curiosità da mettere in evidenza è che tra gli autori che sono stati lanciati da questa pubblicazione, figura un ancora diciottenne Marcello Toninelli con la sua celebre parodia della Divina Commedia che, nonostante sia apparsa in soli tre numeri, è sopravvissuta di gran lunga alla testata.
Vignetta del romanzo grafico "L'astronave pirata" |
Per mancanza di fondi, dopo due anni di stenti, nel 1970 Off-Side chiuse i battenti lasciando dietro di se il ricordo di un progetto affascinante e brillante, con alcune tavole davvero meravigliose e dal design veramente molto particolare e innovativo.
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