Autore: Valerio Evangelisti
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Data di uscita: 2004
Collana: Piccola biblioteca Oscar
N° Pagine: 273
Prezzo: € 10,00
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Data di uscita: 2004
Collana: Piccola biblioteca Oscar
N° Pagine: 273
Prezzo: € 10,00
Scritto dallo storico bolognese Valerio Evangelisti nel 1994, comparso nello stesso anno su “Urania” e ripubblicato dopo un decennio, nel 2004, dalla casa editrice Mondadori nella collana “Piccola biblioteca Oscar”, “Nicolas Eymerich, inquisitore” è il primo romanzo della serie incentrata sulla figura, realmente vissuta nel '300, dell'inquisitore catalano Nicolas Eymerich.
La trama di questo volume in cui, oltre ad un'accurata ricostruzione storica, spiccano elementi fantastici, fantascientifici e gotici, si dipana su tre piani temporali diversi collegati fra loro.
Il medioevo europeo, dove il frate domenicano Nicolas Eymerich, mentre si dà da fare per ottenere una ratifica definitiva alla propria nomina ad inquisitore generale, deve indagare su una misteriosa setta i cui adepti si sono infiltrati nella corte aragonese di Saragozza, fronteggiarla e annientarla, i giorni nostri, in cui il fisico Marcus Frullifer elabora una teoria in grado di spiegare i fenomeni paranormali e al tempo stesso di consentire viaggi interstellari e il futuro, dove si narra la spedizione dell'astronave “Malpertuis” verso un pianeta dimenticato dove ancora si manifestano gli dei.
Oltre che per i diversi generi, gestiti dall'autore in modo brillante e vivace, che si fondono in questo libro, l'opera si fa apprezzare per una narrazione leggera e incalzante e per i numerosi personaggi, ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente, di cui si compone.
Protagonista delle vicende ambientate nella Spagna del 1352 è Nicolas Eymerich, un uomo di chiesa dalle caratteristiche anomale.
È intollerante e spietato, ma anche intelligente, coltissimo, dotato di spirito e coraggio, insieme privo di dubbi e tormentato.
A questo soggetto, con cui i lettori si identificheranno facilmente, si affiancano, rimanendo però defilati rispetto a lui, i comprimari sugli altri piani temporali, l'imbranato Fullifer nel presente e l'inesperto io narrante nel futuro.
L'impianto così ottenuto, che trae ispirazione oltre che da figure storiche esistite ed eventi realmente accaduti da saggi antropologici e da romanzi di fiction come il “Malpertuis”, che è anche il nome dell'astronave della storia, dello scrittore belga Jean Ray, rende il libro di Evangelisti avvincente e ricco di suspense.
Se proprio vogliamo trovare un piccolo neo, che però non sminuisce la bellezza di questo testo, possiamo affermare che i tre contesti in cui si sviluppa il romanzo avrebbero meritato un respiro più ampio per rendere ancora più credibili i personaggi che si muovono al loro interno.
A testimonianza del valore di questo lavoro poi, un'altra curiosità da mettere in evidenza è che questo libro, nell'anno della sua pubblicazione, è stato il vincitore del Premio Urania.
Alla luce di quanto scritto quindi, non si può certo negare che “Nicolas Eymerich, inquisitore” costituisca un'ottima opera di esordio la cui struttura invogli ad andare avanti con la lettura della saga legata alla figura dell'inquisitore catalano che, composta da un totale da dodici volumi, si è protratta dal 1994 fino al 2010.
La trama di questo volume in cui, oltre ad un'accurata ricostruzione storica, spiccano elementi fantastici, fantascientifici e gotici, si dipana su tre piani temporali diversi collegati fra loro.
Il medioevo europeo, dove il frate domenicano Nicolas Eymerich, mentre si dà da fare per ottenere una ratifica definitiva alla propria nomina ad inquisitore generale, deve indagare su una misteriosa setta i cui adepti si sono infiltrati nella corte aragonese di Saragozza, fronteggiarla e annientarla, i giorni nostri, in cui il fisico Marcus Frullifer elabora una teoria in grado di spiegare i fenomeni paranormali e al tempo stesso di consentire viaggi interstellari e il futuro, dove si narra la spedizione dell'astronave “Malpertuis” verso un pianeta dimenticato dove ancora si manifestano gli dei.
Oltre che per i diversi generi, gestiti dall'autore in modo brillante e vivace, che si fondono in questo libro, l'opera si fa apprezzare per una narrazione leggera e incalzante e per i numerosi personaggi, ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente, di cui si compone.
Protagonista delle vicende ambientate nella Spagna del 1352 è Nicolas Eymerich, un uomo di chiesa dalle caratteristiche anomale.
È intollerante e spietato, ma anche intelligente, coltissimo, dotato di spirito e coraggio, insieme privo di dubbi e tormentato.
A questo soggetto, con cui i lettori si identificheranno facilmente, si affiancano, rimanendo però defilati rispetto a lui, i comprimari sugli altri piani temporali, l'imbranato Fullifer nel presente e l'inesperto io narrante nel futuro.
L'impianto così ottenuto, che trae ispirazione oltre che da figure storiche esistite ed eventi realmente accaduti da saggi antropologici e da romanzi di fiction come il “Malpertuis”, che è anche il nome dell'astronave della storia, dello scrittore belga Jean Ray, rende il libro di Evangelisti avvincente e ricco di suspense.
Se proprio vogliamo trovare un piccolo neo, che però non sminuisce la bellezza di questo testo, possiamo affermare che i tre contesti in cui si sviluppa il romanzo avrebbero meritato un respiro più ampio per rendere ancora più credibili i personaggi che si muovono al loro interno.
A testimonianza del valore di questo lavoro poi, un'altra curiosità da mettere in evidenza è che questo libro, nell'anno della sua pubblicazione, è stato il vincitore del Premio Urania.
Alla luce di quanto scritto quindi, non si può certo negare che “Nicolas Eymerich, inquisitore” costituisca un'ottima opera di esordio la cui struttura invogli ad andare avanti con la lettura della saga legata alla figura dell'inquisitore catalano che, composta da un totale da dodici volumi, si è protratta dal 1994 fino al 2010.
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