giovedì 23 agosto 2012

Anco alle puce ni viene la tosse

I gatti mézzi
Anco alle puce ni viene la tosse (2006)
Autoproduzione
17 brani – Durata 51’ 14’’

Nel luglio 2006 è uscito “Anco alle puce ni viene la tosse” primo album autoprodotto de “I Gatti Mézzi” duo d'impronta jazz nato dal connubio tra i pisani doc Tommaso Novi, pianista, compositore e fischiatore d’eccellenza e Francesco Bottai, chitarrista e cantante.
Questo disco, distribuito principalmente durante i numerosi eventi live del gruppo, è composto da diciassette tracce, di cui sedici cantate in vernacolo pisano, che strizzano l’occhio ad un tipo di composizione ironica, sperimentale, colta e irriverente ai limiti del goliardico che scivola su melodie che spaziano dal jazz allo swing passando per le sonorità della più raffinata musica popolare.
Un mondo musicale di riferimento composto da grandi nomi della musica italiana come Giorgio Gaber, Paolo Conte, Enzo Jannacci, Fred Buscaglione e dal jazz francese manouche alla Django Reinhardt.
A dimostrazione di questa affermazione, si nota come il primo pezzo della variegata e divertente tracklist di questo CD sia una rivisitazione dello standard “Blue Drag” reso famoso dal chitarrista gitano.
Tra i rimanenti brani, composti e cantati per metà da Tommaso Novi e per metà da Francesco Bottai che alternano l’autobiografismo dell’uno allo stile immaginifico dell’altro e raccontano la città di Pisa in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni, spiccano titoli improbabili ed evocativi come: “Bimbetto scalmanato”, un romanzo di formazione in quattro minuti, “Ragtime der trugolone”, e “Bello ‘r mi’ Arno”, una dichiarazione d’amore per il fiume toscano.
Il duo si trasforma anche in un quartetto, infatti nei pezzi live “Monkerino” e “I nostri porti” hanno suonato anche il batterista Matteo Consani e il contrabbassista Matteo Anelli arricchendo l’ensemble di nuove sonorità.
A testimonianza della varietà e validità delle fonti di ispirazione del disco e delle capacità vocali e musicali del duo bisogna segnalare infine che nel 2007 I Gatti Mézzi hanno vinto il Premio Ciampi (omaggio a S. Ronzani) per i brani “Tragedia dell’estate” e “La zuppa e ‘r cacciucco”.
Alla luce di quanto scritto quindi, non si può che consigliare l’ascolto di questo disco e augurarsi che realtà come queste che, pur non prendendosi troppo sul serio, esprimono musica di altissimo livello vengano allo scoperto sempre più spesso.


Per chi volesse avere un assaggio del disco:

Fra le bodde e'biacchi
http://www.youtube.com/watch?v=rI0s6nQFPBs&feature=related

Bimbetto scarmanato
http://www.youtube.com/watch?v=o393pMS-xqc&feature=related

 

Il cielo è di tutti

Roberto "Bobo" Rondelli
Uno dei brani proposti da Bobo Rondelli durante il concerto che ha tenuto il 22 agosto nell'ambito del Festival La Versiliana, è "Il cielo è di tutti", canzone inclusa nel suo disco del 2009 intitolato “Per amor del ‎cielo” in cui ha messo in musica la filastrocca di Gianni Rodari dall'omonimo titolo.
Questo pezzo del cantautore labronico così come l'efficace composizione del poeta di Omegna mette in risalto, poichè la natura stessa è a disposizione di tutti, l'assurdità delle guerre e di come gli esseri umani, purtroppo, preferiscano possedere piuttosto che condividere.
Qui di seguito per chi fosse interessato a leggerla, la poesia di Rodari:


 Il cielo è di tutti
Gianni Rodari

Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.


Per chi invece volesse ascoltare la canzone di Rondelli:
http://www.youtube.com/watch?v=eAtncWq7fK4&feature=related

sabato 11 agosto 2012

La Ballata della Morte

Questo post contiene la trascrizione di quella che è conosciuta come "La Ballata della Morte" o "Totentanz", componimento poetico del mai troppo decantato creatore di Dylan Dog Tiziano Sclavi che io ritengo uno degli autori di punta della letteratura del bel paese degli ultimi decenni del XX secolo che non ha avuto l'attenzione che si meritava perchè, nonostante abbia scritto romanzi e poesie molto pregevoli per stile e contenuti, ha legato prevalentemente il suo nome ad un media, il fumetto, che in italia è bistrattato e considerato "roba da bambini".
I versi sono stati reperiti dalla raccolta di poesie "Nel Buio" e da alcuni numeri della collana che ha per protagonista l'indagatore dell'incubo.
©Tutti i diritti sono riservati ed è copyright degli autori ed aventi diritto.

La Ballata della Morte

Chi è colui così gagliardo e forte
che possa vivere senza poi morire
E da colei ch’è tutto, Madonna Morte,
l’anima sua possa far fuggire?
La Morte schifosa, la Morte lasciva!
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte, la Morte, dolcissima e amara,
la Morte che avanza nella notte chiara.
La Morte di pietra, la Morte di neve
la Morte che arriva con passo lieve.
La Morte che dona, la Morte che prende,
la Morte che ruba, la Morte che rende,
la Morte che passa, la Morte che sta,
la Morte che viene, la Morte che va.
La Morte che arriva con il suo dolore,
e avvolge ogni cosa con il suo fulgore.
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa,
la Morte maligna, la Morte pietosa,
la Morte sicura, la Morte carogna,
la Morte che ha il muso di un topo di fogna.
Verrà la Morte e i tuoi occhi avrà
e la bellezza tua, vanità di vanità…
Verrà la Morte e porterà con sé
tutto il tuo impero, tutto, insieme a te…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame…
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte, e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male
la Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte ha danzato, la Morte civetta,
la Morte ti ha scelto, la Morte ti aspetta!
La Morte trionfante, la Morte gloriosa!
La Morte! La Morte! La Morte tua sposa!
Verrà la morte e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame!
La Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa!
La Morte trionfante! La Morte gloriosa!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male!
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte, La Morte, dolcissima e amara,
la Morte che viene nella notte chiara.
La Morte schifosa, la Morte lasciva.
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte sicura, la Morte carogna,
La Morte che ha il muso di un topo di fogna.
La Morte ha danzato, la Morte tua sposa,
la Morte maligna, la Morte pietosa…


Un ricordo affettuoso ad una persona che non c'è più da alcuni anni che commentando questo intervento si sarebbe espressa così: ma è possibile che superati i 30 anni ancora tu non abbia smesso di leggere queste porcherie?

Dylan Dog n° 10: Attraverso lo specchio (copertina)

sabato 21 luglio 2012

...A Toys Orchestra a Camaiore

Inserita nella cornice di eventi live legati al “Midnight (R)evolution” tour, serie di date in cui il gruppo campano ha presentato al pubblico degli appassionati il suo ultimo lavoro, nel suggestivo spazio di Piazza S. Bernardino nel centro storico di Camaiore, comune della provincia di Lucca situato a ridosso delle Alpi Apuane e a pochi chilometri dal litorale della Versilia, nel giorno di venerdì 27 luglio si terrà un' esibizione degli alfieri del pop rock italiano, gli ...A Toys Orchestra.
Per chi non conoscesse questa versatile band, che ha esplorato numerosi aspetti del fare musica, alcuni cenni alla sua storia.
Formatosi nell'estate del 1998 nella cittadina salernitana di Agropoli, questo ensemble, composto da quattro elementi, ha pubblicato quattro CD e un EP che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti da parte della critica, come il P.I.M.I. (Premio Italiano Musica Indipendente) come “Miglior Disco dell'Anno” assegnato nel 2007 a “Technicolor Dreams”, e un buon successo di pubblico.
Le sonorità di questi dischi, che miscelano sapientemente britpop di estrazione sixties/seventies, psichedelia e melodie forti e malinconiche a cui si accompagnano testi onirici e surreali cantati sia in lingua inglese che in italiano, hanno fatto in modo che loro brani comparissero in numerosi film e nella fiction televisiva “I liceali”.
A testimonianza del grande successo che hanno sempre riscosso e continuano a riscuotere tra i giovani, maturato anche grazie a numerose esibizioni dal vivo in ogni parte della penisola poi, dal 21 marzo 2012 gli …A Toys Orchestra sono impegnati come “resident band” nella trasmissione di Fabio Volo “Volo in diretta”, trasmessa su Rai Tre in seconda serata.
Un'ultima curiosità da mettere in evidenza, che costituisce motivo di vanto per il movimento musicale versiliese, è che ad aprire questo concerto sarà il gruppo camaiorese americano dei Windmill Project.
Gli amici Daniele Testi alla voce e al pianoforte, Diego Bertelli alla batteria, Simone Dini alla chitarra e Gianluca Erra al basso, sapranno intrattenere, con un genere analogo a quello delle star principali della serata, le numerose persone che vorranno essere presenti.

Tour 2012 Venerdì 27 luglio
Piazza San Bernardino (centro storico) Camaiore (LU)

Ore 21: Windmill Project
Ore 22: ...A Toys Orchestra

Info e biglietti (8 €):

CONSORZIO DI PROMOZIONE TURISTICA DI CAMAIORE - VERSILIA
Viale Colombo 127/129 - Lido di Camaiore (LU)
0584 617766 info@versiliainfo.com

CIRCOLO CULTURALE THìASOS
Via XX Settembre Camaiore (LU)

www.atoysorchestra.it
www.windmill-project.tumblr.com
www.facebook.com/windmillproject

mercoledì 18 luglio 2012

"I racconti della metro", un'antologia di racconti brevi

Dopo "Capacità Nascoste" il progetto letterario a cui mi dedicherò nel corso del freddo inverno sarà "I racconti della metro", un'antologia di racconti brevi il cui tema sarà legato ai mezzi di trasporto.

I componimenti, lunghi non più di 5/6 mila battute, saranno ambientati su metropolitane, treni o autobus dove si possono narrare storie che abbracciano mille generi lasciandoi piena libertà agli autori di spaziare anche nell'universo di un intero secolo e in ambiti geografici infiniti.

Le metro, così come le stazioni ferroviarie e le fermate degli autobus possono caratterizare iinfatti sia il presente che il passato prossimo o il futuro remoto.

Ogni città importante o piccolo centro ne ha.
Ci puoi raccontare amore e morte, fughe, partenze, arrivi... saranno poi i singoli scrittori a muoversi in mezzo a parametri che non devono diventare paletti invalicabili.
Il bello delle 5/6 mila battute (o anche meno) è la rapidità di esecuzione di una buona idea.

sabato 23 giugno 2012

Elogio della brevità: idea per un'antologia di racconti!

Raccolgo il suggerimento dello sceneggiatore ed editor di Zagor Moreno Burattini che in un suo post dice: " ...nel gennaio 2012, nella collana Libellule di Mondadori è apparsa la raccolta "Il diavolo, certamente".
Questa antologia contiene trentatré storie di Andrea Camilleri brevissime (quattro-cinque pagine appena, ciascuna), efficaci e fulminanti.
Potrebbe essere una sfida divertentissima quella di invitare un gruppo di scrittori esordienti e non a licenziare racconti della stessa brevità, in grado di essere letti tra una fermata e l'altra della metropolitana, e farne una collana di libretti del genere (magari ciascuno con un tema diverso).
Se fossi il responsabile di una Casa editrice che pubblica libri, ci farei un pensierino...".

La cosa andrebbe definita meglio nei suoi punti fondamentali (tematiche, brevità dei racconti ecc.).
Qui comincio col chiedere se qualcuno avesse voglia di seguire con me questo progetto.
Chiunque fosse interessato mi contatti.

E.

lunedì 4 giugno 2012

L'uomo che sconfisse la morte

Finalmente è arrivata l'estate che oltre al gran caldo, che non sopporto, ha portato un po' di tempo libero in più che mi ha permesso di dedicarmi con più assiduità ad uno dei miei più grandi hobby, la lettura e la "critica" (sempre tra virgolette) di fumetti, saggi e romanzi.

Sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Marco Verni
Copertina: Gallieno Ferri
Editore: Sergio Bonelli Editore
Collana: Zagor gigante
Data di uscita: Maggio 2012
N° Pagine: 240
Prezzo: € 7,00

Nell'ambito di letteratura, cinema e fumetti vige una regola non scritta che ogni lettore e spettatore ben conosce e a cui è felice di sottostare: un personaggio quando muore, non è mai per sempre.
Su questo assunto si basa la trama de “L'uomo che sconfisse la morte”, secondo albo gigante di Zagor in vendita in tutte le edicole italiane a partire dal 30 maggio.
Scritto da Moreno Burattini, editor e sceneggiatore principale della collana, che ha dato vita ad un'avventura ricca di azione e colpi di scena dotata di tempi narrativi molto ben scanditi, e disegnato da Marco Verni, il cui tratto ricorda molto da vicino quello del decano Gallieno Ferri, questo volume presenta una vicenda che, alternandosi su due diversi piani temporali, tramite espedienti tanto semplici quanto inaspettati, descrive il ritorno dal regno dei morti di due personaggi di grande richiamo che i lettori della serie conoscono bene.
All'intreccio principale, che si dipana in modo serrato e coinvolgente, si affiancano poi una serie di eventi collaterali che vedono Zagor scontrarsi con il conte Zalacenko, un ufficiale dell'esercito russo emigrato negli Stati Uniti per reprimere una colonia di patrioti polacchi.
Oltre alla sceneggiatura, come sempre quando si parla del lavoro di Burattini molto caratteristica e appropriata, anche i disegni di Marco Verni, autore tra i più bravi dell'intero staff zagoriano che ha curato gli sfondi fin nei minimi dettagli e ha reso i personaggi in maniera perfetta per quel che riguarda le espressioni dei volti e la sensazione di movimento, la bella copertina di Gallieno Ferri e la dedica finale a Guido Nolitta contribuiscono a rendere questa avventura commovente bella e appassionante.
Al di là del pur elevato valore artistico, un altro elemento che fa di questo gigante un'opera interessante e ricca di numerosi spunti di riflessione, al punto da rapire e stregare ogni appassionato che rimarrà letteralmente attaccato a questo balenottero di 240 pagine finché non lo avrà terminato, sta nel fatto che a un un mondo scuro e cattivo, come quello in cui è ambientata la storia, si contrappongono valori estremamente positivi come generosità, umanità, amicizia, onestà, lealtà e redenzione, sentimento, quest'ultimo, che riguarda in particolar modo la figura di Olaf Botegosky che nel corso della narrazione si redimerà da una vita di ladro e imbroglione e verrà infine riabilitato agli occhi dei lettori.
Alla luce di quanto scritto, si può quindi affermare di essere di fronte ad una storia importante, che non solo fa passare attimi di puro intrattenimento ma fa anche pensare, sintomo questo di fumetto di qualità.