Si è svolta ieri negli ameni spazi de La Polveriera Ex Studio Cervietti di Pietrasanta, cittadina della provincia lucchese che fino al 30 settembre ospiterà la prima edizione di Docartoon festival del documentario animato e del fumetto nonfiction, nell'ambito di una mostra che ne esponeva alcune tavole, la presentazione del libro a fumetti “Viareggio una strage annunciata”, a cui è seguito un interessante dibattito.
Questo volume, pubblicato da Becco Giallo realtà che fa della cronaca a fumetti la sua linea editoriale e scritto e disegnato dal viareggino Gianfranco Maffei, ricostruisce le cause, gli interessi, le dinamiche che hanno portato alla strage del 29 giugno, documentandole con profonda indignazione e commozione.
In questa pubblicazione infatti, come si percepisce dalle poche tavole esposte, oltre che essere presenti spunti di approfondimento scientifico sono narrate le emozioni che gli abitanti di Via Ponchielli hanno vissuto quella terribile notte.
I personaggi che hanno dato vita al dibattito che ha seguito la presentazione sono intellettuali versiliesi di prim'ordine che hanno saputo parlare al cuore più che al cervello delle numerose persone accorse all'evento.
Dopo una breve introduzione del direttore del festival Thomas Martinelli e la spiegazione da parte di Maffei degli intenti che l'hanno portato alla pubblicazione di questo libro Donatella Francesconi e Giampaolo Simi hanno ricostruito la notte fatale seguendo i punti di vista della giornalista e del narratore i cui procedimenti di resa e reperimento delle fonti sono simili ma non del tutto sovrapponibili.
In conclusione l'intervento di Daniela Rombi, presidente di “Il mondo che vorrei”, associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, ha ribadito la validità e la didascalità dell'opera di Maffei e, chiedendo giustizia sottoforma di una sentenza che tarda ad arrivare, ha spiegato ai presenti come, da due anni a questa parte, scorre la vita nel quartiere dopo la terribile notte.
Alla luce di quanto scritto da viareggino e da italiano mi auguro che eventi come questi aiutino non solo ad avere giustizia da parte delle autorità ma anche ad instillare nella coscienza dei cittadini un po' di senso civico in più.
Questo volume, pubblicato da Becco Giallo realtà che fa della cronaca a fumetti la sua linea editoriale e scritto e disegnato dal viareggino Gianfranco Maffei, ricostruisce le cause, gli interessi, le dinamiche che hanno portato alla strage del 29 giugno, documentandole con profonda indignazione e commozione.
In questa pubblicazione infatti, come si percepisce dalle poche tavole esposte, oltre che essere presenti spunti di approfondimento scientifico sono narrate le emozioni che gli abitanti di Via Ponchielli hanno vissuto quella terribile notte.
I personaggi che hanno dato vita al dibattito che ha seguito la presentazione sono intellettuali versiliesi di prim'ordine che hanno saputo parlare al cuore più che al cervello delle numerose persone accorse all'evento.
Dopo una breve introduzione del direttore del festival Thomas Martinelli e la spiegazione da parte di Maffei degli intenti che l'hanno portato alla pubblicazione di questo libro Donatella Francesconi e Giampaolo Simi hanno ricostruito la notte fatale seguendo i punti di vista della giornalista e del narratore i cui procedimenti di resa e reperimento delle fonti sono simili ma non del tutto sovrapponibili.
In conclusione l'intervento di Daniela Rombi, presidente di “Il mondo che vorrei”, associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, ha ribadito la validità e la didascalità dell'opera di Maffei e, chiedendo giustizia sottoforma di una sentenza che tarda ad arrivare, ha spiegato ai presenti come, da due anni a questa parte, scorre la vita nel quartiere dopo la terribile notte.
Alla luce di quanto scritto da viareggino e da italiano mi auguro che eventi come questi aiutino non solo ad avere giustizia da parte delle autorità ma anche ad instillare nella coscienza dei cittadini un po' di senso civico in più.
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