Anche quest'anno a 20 giorni di distanza dalla fine della manifestazione fumettistica italiana più importante mi trovo a tirare le somme sugli acquisti fatti.
Comincerò col parlare di un volume che narra, mischiando sapientemente scienza ed emozioni, uno dei fatti più atroci accaduti nella cittadina in cui vivo.
Comincerò col parlare di un volume che narra, mischiando sapientemente scienza ed emozioni, uno dei fatti più atroci accaduti nella cittadina in cui vivo.
Sceneggiatura, disegni, copertina: Gianfranco Maffei
Editore: BeccoGiallo
Collana: Cronaca Storica
Data di uscita: Novembre 2011
N° Pagine: 144
Prezzo: € 15,00
Editore: BeccoGiallo
Collana: Cronaca Storica
Data di uscita: Novembre 2011
N° Pagine: 144
Prezzo: € 15,00
Presentata in anteprima a DOCartoon, uscita in occasione di Lucca Comics and Games, storica mostra mercato del fumetto che si svolge ogni anno nella cittadina toscana, e disponibile in tutte le librerie e fumetterie italiane “Viareggio una strage annunciata” è l'opera prima di Gianfranco Maffei, trentaseienne viareggino, bagnino di professione e disegnatore per passione.
Realizzato in poco meno di due mesi e pubblicato da BeccoGiallo, casa editrice padovana specializzata nella progettazione e nella stampa di volumi a fumetti di impegno civile, questo libro, usando l'escamotage di un nonno ferroviere che in un'anonima campagna toscana racconta una storia ad un nipote, narra, in modo molto chiaro e divulgativo ma mai banale, i passaggi cruciali del disastro ferroviario, che è costato la vita a 32 persone tra cui il cognato dell'autore, avvenuto il 29 giugno 2009 a Viareggio e ne analizza aspetti tecnici ed emotivi documentando con profonda commozione ed indignazione le cause, gli interessi e le dinamiche che hanno portato alla strage.
Attraverso le tavole a mezza tinta di cui è composto il volume, il lettore apprenderà così i fatti avvenuti il giorno della tragedia, nei mesi e negli anni successivi, familiarizzerà con le facce di medici, uomini della protezione civile e vigili del fuoco, ma soprattutto verrà a conoscenza delle storie personali delle vittime, di cosa facevano, di cosa amavano e di come sono finiti tra i grandi ustionati morendo nella quasi totalità dei casi.
Fa da contraltare alle vicende personali dei 32 viareggini uccisi dalla cisterna di GPL, trattate da Maffei con estrema delicatezza e senza retorica, lo sdegno e il clamore suscitato dalle istituzioni, incarnate dalle figure dell'allora capo della protezione civile Guido Bertolaso e dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti le cui parole pronunciate nel corso di un'intervista campeggiano ironicamente sulla copertina del volume sopra il titolo.
Un altro aspetto positivo di quest'opera, sta nel fatto che l'autore non si è limitato solo a raccontare storie ma ha voluto dare, attraverso la narrazione a matita, una forte impronta tecnica alla vicenda spiegando accuratamente ogni aspetto dell'incidente anche dal punto di vista scientifico e normativo.
Oltre al turbinio di emozioni, di commozione e profonda indignazione che trapela anche dalle testimonianze e dalla cronistoria alla fine del volume, l'opera, di cui è consigliatissima una lettura oltre a chi voglia capire bene le dinamiche del disastro anche a chi voglia emozionarsi attraverso le vicende di persone normali, che si chiude con una pagina del quotidiano "Il Tirreno" che annuncia il nome di 38 indagati, fa emergere inesorabilmente una morale che è al tempo stesso una grande verità: per fare bene il proprio lavoro non basta solo la preparazione tecnica, occorre coscienza e senso di responsabilità.
Alla luce di quanto scritto, bisogna quindi applaudire Gianfranco Maffei per il gran lavoro fatto e augurarsi che opere del genere riescano sempre di più a smuovere la coscienza delle masse rendendo persone migliori chi le legge.
Realizzato in poco meno di due mesi e pubblicato da BeccoGiallo, casa editrice padovana specializzata nella progettazione e nella stampa di volumi a fumetti di impegno civile, questo libro, usando l'escamotage di un nonno ferroviere che in un'anonima campagna toscana racconta una storia ad un nipote, narra, in modo molto chiaro e divulgativo ma mai banale, i passaggi cruciali del disastro ferroviario, che è costato la vita a 32 persone tra cui il cognato dell'autore, avvenuto il 29 giugno 2009 a Viareggio e ne analizza aspetti tecnici ed emotivi documentando con profonda commozione ed indignazione le cause, gli interessi e le dinamiche che hanno portato alla strage.
Attraverso le tavole a mezza tinta di cui è composto il volume, il lettore apprenderà così i fatti avvenuti il giorno della tragedia, nei mesi e negli anni successivi, familiarizzerà con le facce di medici, uomini della protezione civile e vigili del fuoco, ma soprattutto verrà a conoscenza delle storie personali delle vittime, di cosa facevano, di cosa amavano e di come sono finiti tra i grandi ustionati morendo nella quasi totalità dei casi.
Fa da contraltare alle vicende personali dei 32 viareggini uccisi dalla cisterna di GPL, trattate da Maffei con estrema delicatezza e senza retorica, lo sdegno e il clamore suscitato dalle istituzioni, incarnate dalle figure dell'allora capo della protezione civile Guido Bertolaso e dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti le cui parole pronunciate nel corso di un'intervista campeggiano ironicamente sulla copertina del volume sopra il titolo.
Un altro aspetto positivo di quest'opera, sta nel fatto che l'autore non si è limitato solo a raccontare storie ma ha voluto dare, attraverso la narrazione a matita, una forte impronta tecnica alla vicenda spiegando accuratamente ogni aspetto dell'incidente anche dal punto di vista scientifico e normativo.
Oltre al turbinio di emozioni, di commozione e profonda indignazione che trapela anche dalle testimonianze e dalla cronistoria alla fine del volume, l'opera, di cui è consigliatissima una lettura oltre a chi voglia capire bene le dinamiche del disastro anche a chi voglia emozionarsi attraverso le vicende di persone normali, che si chiude con una pagina del quotidiano "Il Tirreno" che annuncia il nome di 38 indagati, fa emergere inesorabilmente una morale che è al tempo stesso una grande verità: per fare bene il proprio lavoro non basta solo la preparazione tecnica, occorre coscienza e senso di responsabilità.
Alla luce di quanto scritto, bisogna quindi applaudire Gianfranco Maffei per il gran lavoro fatto e augurarsi che opere del genere riescano sempre di più a smuovere la coscienza delle masse rendendo persone migliori chi le legge.
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